Tutte le novità
08 Marzo 2018 - 16:46
L'Ufficio Decreti e Cremazioni del Comune di Napoli dal prossimo mese chiuderà nei giorni festivi
NAPOLI. "Il sindaco de Magistris ha deciso: dal primo aprile non si potrà più morire nel weekend. E non è un pesce d'aprile". Lo denunciano il consigliere comunale FdI Andrea Santoro e i rappresentanti campani di EFI - Eccellenza Funeraria Italiana, apprendendo che l'Ufficio Decreti e Cremazioni del Comune di Napoli dal prossimo mese chiuderà nei giorni festivi (quelli in rosso sul calendario). Una incredibile inversione di rotta per un ufficio che - per la delicata natura della sua attività - non dovrebbe mai fermarsi e, infatti, è sempre stato aperto 365 giorni all'anno. "In pratica - spiegano Santoro e i delegati EFI - con la nuova organizzazione dell'ufficio, la salma dell'estinto resta bloccata fino al lunedì per l'impossibilità di espletare le dovute pratiche. Una vergogna non degna della terza città d'Italia". "Da quello che abbiamo capito - spiegano gli impresari funebri - le due persone prima addette a questo ufficio sono andate in pensione e rimpiazzate da due nuovi impiegati. Come è possibile che un semplice cambio di personale abbia potuto provocare ciò? Chiediamo al Comune risposte: perché questa involuzione? Già siamo costretti come abbiamo raccontato in passato a lavorare in situazioni paradossali, tipo portando i toner da casa per permettere ai dipendenti comunali di stampare i documenti necessari alla loro attività. Già siamo sprovvisti da tempo del forno crematorio comunale che tutt'oggi non è ancora stato messo in funzione, costringendoci a viaggi fuori città per venire incontro a chi ha espresso la volontà di essere cremato. Ora anche questo. Ci state privando del diritto di morire dignitosamente".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo