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09 Marzo 2018 - 17:27
"Io in quei video non ci sono, mai avuti contatti con l'imprenditore"
NAPOLI. "E' stato un macello mediatico sulla mia persona, mi hanno chiamato trafficante di rifiuti, sono stato distrutto. Ma stavolta chi deve pagare pagherà: diffido chiunque a scrivere cose false sul mio nome senza un briciolo di prova, denuncio chiunque diffami di conoscermi e di essere amico mio". Lo ha detto Luciano Passariello, consigliere regionale campano di Fratelli d'Italia, indagato dalla Procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta parallela a quella giornalistica di Fanpage.it. "Io in quei video - ha aggiunto Passariello in conferenza stampa - non ci sono, non ho avuto contatti con quell'imprenditore, unico nei video di Fanpage a volto coperto, né ho mai incontrato nessuno sulla vicenda. Chi fa il mio nome nei video millanta. Sui fatti che mi sono contestati dalla Procura sono state fatte perquisizioni e sono stati acquisiti atti ufficiali. Per quello che ho subito qualcuno pagherà". Passariello ricorda di non avere "alcun incarico nella Sma Campania", la società della Regione Campania sulla quale si sono concentrate le indagini dei magistrati e della testata web, e spiega di conoscere Lorenzo Di Domenico, ex consigliere delegato di Sma che si è dimesso dall'incarico proprio a seguito delle indagini, "dal 2003 ma solo perché è il mio commercialista di famiglia". Sul ruolo di Agostino Chiatto, ex segretario particolare di Passariello e dipendente di Sma Campania, Passariello sottolinea che "dal 17 febbraio 2017 non è più comandato presso la mia segreteria ed è rientrato in azienda. E' un militante di Fratelli d'Italia".
LA RELAZIONE. La Commissione d'inchiesta sulle società partecipate, consorzi ed enti strumentali dipendenti della Regione Campania "presenterà la sua relazione finale in occasione della prima seduta utile del Consiglio regionale" ha annunciato Passariello. Interpellato sull'esposto alla Corte dei Conti presentato dal Movimento 5 Stelle per le 4 proroghe della Commissione d'inchiesta richieste da Passariello e approvate dal Consiglio regionale (con il voto negativo proprio dei Cinque Stelle), Passariello ha risposto: "Spero che la Corte dei Conti faccia l'inchiesta e, se il Consiglio avrà sbagliato, pagherà. Ma tutto è stato fatto a norma di legge. L'ultima proroga è stata approvata a gennaio ed era di due mesi, a breve presenterò la relazione". La Commissione verrà sciolta anche se, ha sottolineato Passariello, "alla luce dell'inchiesta della magistratura sulla Sma ci dovrebbe essere un'altra commissione d'inchiesta. In quel caso farei un passo indietro", ha assicurato.
ELEZIONI. "Giorgia Meloni? Ha visto i video e mi ha detto: 'vai avanti'" ha detto. Passariello è stato sconfitto al collegio uninominale di Napoli-Ponticelli e non è stato eletto al collegio plurinominale corrispondente alla città di Napoli, ma rivendica il risultato di Fratelli d'Italia: "A Napoli e provincia siamo arrivati quasi al 3%, un risultato triplicato rispetto alle ultime elezioni comunali del 2016". L'inchiesta della Procura di Napoli che lo vede indagato per corruzione "ha sicuramente creato delle difficoltà, non faccio il parlamentare per questo. Per 2mila voti non sono scattati due seggi per Fratelli d'Italia". Dal partito, assicura, "non abbiamo avuto un euro. I soldi per la campagna elettorale sono tutti su un conto corrente intestato al mandatario elettorale, sono stati versati da me e da qualche amico". Una nota dell'ufficio stampa di Fratelli d'Italia comunica che "Le parole attribuite oggi in conferenza stampa dal consigliere Luciano Passariello al presidente Giorgia Meloni sono prive di ogni fondamento".
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