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Ucciso per non aver pagato il pizzo sulla droga

Ucciso per non aver pagato il pizzo sulla droga

Secondo gli investigatori l'omicidio di Salvatore D'Orsi sarebbe maturato nel mondo del piccolo spaccio

di Luigi Sannino

NAPOLI. Maturato nel mondo del piccolo spaccio e per essersi rifiutato di pagare il “pizzo” ai nuovi ras di Ponticelli, subentrati ai De Micco dopo il colpo inferto ai “Bodo” con 22 arresti. Così si spiegherebbe, almeno a livello di prima ipotesi, l’omicidio di Salvatore D’Orsi, 28enne di via Oplonti, compiuto prima di mezzanotte di lunedì scorso. Il giovane, trasportato all’ospedale dal padre, è morto nella mattinata di ieri a Villa Betania: troppo gravi le ferite al torace e all’addome per sperare di cavarsela nonostante la giovane età. Per i poliziotti che indagano (Squadra mobile, commissariati Ponticelli e San Gio-vanniBarra) sulla matrice camorristica mentre resta qualche perplessità sul gruppo che avrebbe ordinato l’agguato. Ma di sicuro, secondo la tesi prevalente, uno all’interno dell’asse Minichini-De Luca Bossa-Rinaldi-Aprea. 

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