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Babygang del Vomero, uno dei fermati imparentato con il clan Cimmino

Babygang del Vomero, uno dei fermati imparentato con il clan Cimmino

“Giocavano” in casa evolevano marcare il territorio, dimostrando di essere più forti degli altri e di cacciare i “forestieri”

di Luigi Sannino

NAPOLI. “Giocavano” in casa e volevano marcare il territorio, dimostrando di essere più forti degli altri e di cacciare i “forestieri”. Equale sistema migliore dell’uso del coltello per farsi valere? Così, secondo la ricostruzione degli investigatori della polizia e della Procura per i Minorenni, un “branco” composto inizialmente da 20 tra giovani e giovanissimi avrebbe aggredito cinque ragazzini di Miano e Scampia il 9 dicembre scorso in via Scarlatti, ferendone uno con l’arma bianca. «Di dove siete? Allora qua non potete stare», le uniche frasi per passare rapidamente dalle minacce al corpo a corpo. Ma ieri mattina, dopo tre mesi d’indagine vecchio stampo, i cinque presunti responsabili e componenti della babygang sono finiti in manette e un sesto, nel frattempo diventato 18enne, è stato denunciato a piede libero. Uno solo è maggiorenne, gli altri hanno 16 e 17 anni, tutti del Vomero, Arenella e Chiaiano. Tra essi uno è imparentato con un uomo ritenuto legato al clan Cimmino.

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