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25 Marzo 2018 - 16:34
Una petizione, lettere di cittadini e associazioni al cardinale Sepe per il ripristino della tradizione
di Marco Altore
NAPOLI. Tutto risolto. A Pasqua si terrà, al Vomero, la tradizionale processione del Gesù Risorto, nota come il “Mistero di Antignano”, che risale al tempo di Carlo I d’Angiò. La possibile sospensione della manifestazione religiosa era stata annunciata dal “Roma” nei giorni scorsi, senza avere nessuna smentita, ma a far rientrare tutto è stato il diretto intervento della Curia napoletana. C’era molta delusione da parte dei fedeli ma ora tutti possono tirare un sospiro di sollievo. La possibile sospensione della processione era dovuta al fatto che, con nomina dell’Arcivescovo di Napoli, il 19 febbraio scorso si è insediato un Governo d’ufficio per l’Arciconfraternita del Santissimo Rosario Vomero, ospitata nei locali della chiesa Santa Maria della Libera di via Belvedere, la quale ha sempre organizzato la tradizionale processione. Ma ora, grazie anche alla pressione mediatica e dei fedeli, è tutto ok. A confermarlo è il Decano di Vomero e Arenella nonché coordinatore delle attività religiose sul territorio collinare, padre Massimo Ghezzi: «La festa ci sarà e darò il mio contributo per esaltarne lo spirito religioso. Sarà organizzata nel migliore dei modi. Credo che ci sia stato troppo allarmismo. Con l’inserimento del commissario, che non aveva la competenza in merito, c’era solo bisogno che la Curia desse l’avvio». Ad esprimere soddisfazione è anche Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari: «Sono stato tra i primi a battermi per ottenere l’organizzazione della manifestazione. Una sua sospensione avrebbe creato dispiacere nella comunità collinare. A tal proposito ho dato vita anche ad una petizione online. L’auspicio è che la festa perda gli aspetti che non comparivano nelle edizioni storiche ma che sono stati aggiunti in epoche recenti .Mi riferisco all’eliminazione dei botti pericolosi. Da salvaguardare è solamente lo spirito religioso dell’iniziativa». Appresa la notizia di una possibile sospensione, ad attivarsi è stato anche il consigliere comunale Marco Gaudini (Verdi): «Nei giorni scorsi ho rappresentato al parroco della chiesa Santa Maria della Libera le preoccupazioni della comunità che attende un evento divenuto, ormai, anche un’attrattiva per il nostro territorio. Inoltre ho personalmente scritto una lettera al cardinale Sepe. Sono contento che la questione si sia risolta positivamente e che abbia accolto il nostro appello. Questo rinsalderà anche il percorso di preghiera che ognuno di noi è chiamato a fare nei giorni che ci conducono alla Santa Pasqua». Insomma i cittadini si possono preparare a festeggiare la Pasqua con la tradizionale manifestazione religiosa che abbraccia l’intero Vomero. Basti ricordare che solitamente la processione si svolge con i fedeli che portano in spalla quattro statue, realizzate in legno dipinto, del Gesù Risorto, della Madonna velata di nero, della Maddalena e di San Giovanni Evangelista. La processione parte da piazzetta Belvedere, sede della cappella dell’Arciconfraternita del Santissimo Rosario, e attraversa le strade del quartiere. La statua del Cristo Risorto viene portata fino alla sede dell’Arciconfraternita del Soccorso all’Arenella mentre le altre tre statue partono, con un secondo corteo, per incontrarsi col Cristo Risorto nel borgo di Antignano. All’atto dell’incontro, il velo nero della Madonna cade sostituito da un abito bianco mentre prendono il volo le colombe. La processione prosegue poi lungo un percorso che comprende via Luca Giordano, via Scarlatti e piazza Vanvitelli per fare infine rientro nella cappella dell’Arciconfraternita.
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