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10 Aprile 2018 - 12:28
In una dichiarazione spontanea si è detto pronto a contribuire alla ricostruzione dei fatti fornendo particolari che non sarebbero a conoscenza dei pubblici ministeri
NAPOLI. Al via il processo sull'omicidio di Vittorio Materazzo, ingegnere ucciso la sera del 28 novembre 2016 a Napoli. Imputato davanti alla prima sezione della Corte d'Assise di Napoli è Luca Materazzo, fratello di Vittorio, latitante per oltre un anno e catturato lo scorso 2 gennaio a Siviglia, in Spagna, dove lavorava in un bar sotto falso nome. Luca Materazzo, difeso dagli avvocati Gaetano e Marialuigia Inserra, in una dichiarazione spontanea si è detto pronto a contribuire alla ricostruzione dei fatti fornendo particolari che non sarebbero a conoscenza dei pubblici ministeri. Si è costituita parte civile la vedova di Vittorio Materazzo, difesa dagli avvocati Arturo ed Errico Frojo. L'omicidio di Vittorio Materazzo, ucciso a coltellate in viale Maria Cristina di Savoia, a pochi passi dal corso Vittorio Emanuele, nel cuore della Napoli "bene", ha da subito scosso l'opinione pubblica anche per i contrasti familiari emersi dalle indagini. Luca Materazzo, inizialmente iscritto nel registro degli indagati per atto dovuto in vista degli esami scientifici e medico-legali il 2 dicembre 2016, si è reso irreperibile 8 giorni dopo. Nei suoi confronti è stata spiccata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato dalla premeditazione e dal vincolo di consanguinità, accusa contro la quale, ha spiegato il suo avvocato durante la latitanza, si è più volte proclamato innocente. Rientrato in Italia lo scorso 1° febbraio, Materazzo è stato rinviato a giudizio dal gup Alfonso Sabella il 14 febbraio.
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