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Pompei. Abusi edilizi, primo abbattimento tra le tensioni

Pompei. Abusi edilizi, primo abbattimento tra le tensioni

La famiglia si barrica in casa tra urla e invettive

POMPEI.  È cominciato questa mattina, ma procede con molta lentezza, tra tensioni, pianti e malori l'abbattimento dell'abitazione di via Messigno, prima di un elenco di circa mille opere civili dichiarate abusive dal Tribunale di Torre Annunziata. All'arrivo della rusa, la donna che ha abitato fino a oggi in quella palazzina ha avuto un malore. Urla e invettive all'indirizzo della ditta che si occupa della demolizione, mentre si continuano a smontare gli infissi, dopo che sono stati già portati via i mobili e le suppellettili. La tensione è altissima e intorno all'abitazione, circondata da transenne, ci sono moltissime forze dell'ordine A protestare è il signor Aldo Avitabile, proprietario della palazzina dove abita la figlia con il coniuge e i figli. I lavori vanno a rilento, per consentire fino alla fine alla famiglia di attendere il pronunciamento della Corte di Appello a cui è stata inoltrata istanza di sospensione o revoca del provvedimento. Una speranza alimentata dal fatto che, nei giorni scorsi, la Soprintendenza per la compatibilità paesaggistica si è pronunciata favorevolmente alla costruzione abusiva. La famiglia si è barricata in casa e la situazione sembra disperata.

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