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14 Maggio 2015 - 16:36
NapoliServizi non ce la fa da sola. Le riparazioni degli immobili Erp e a reddito appaltate per 4 anni
NAPOLI. La manutenzione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli torna nelle mani dei privati. A tre anni dal passaggio di consegne della gestione degli alloggi pubblici dalla Romeo a Palazzo San Giacomo, la NapoliServizi rinuncia ad eseguire gli interventi di riparazione in proprio ed affida il servizio di manutenzione ordinaria dell’immenso patrimonio immobiliare municipale ai privati. Un bando da quasi 10 milioni di euro, per gestire le manutenzioni di 53.282 alloggi – 3.541 edifici –, divisi in 3 lotti e ubicati non solo in città, ma anche nei comuni limitrofi. La gara internazionale, aggiudicata lo scorso febbraio a tre società (l’Ati Mati Sud spa – Gegi Srl, la Società Cooperativa San Giovanni’79 e l’Ati Fradel Costruzioni Società Cooperativa - Edil Sud 75 Società Cooperativa), con la possibilità di subappalto, prevede un affidamento di 4 anni – fino a giugno 2018 -, con l’opzione di una proroga per ulteriori 4 anni.
PRIVATIZAZZIONI, DIETROFRONT DI DE MAGISTRIS. «Un provvedimento di portata rivoluzionaria». Aveva definito così, nel gennaio 2013, il primo cittadino, il passaggio di mano della gestione del patrimonio dalla Romeo, che l’aveva tenuta per 22 anni, al Comune ed alla NapoliServizi. «Quando il verbo politico nazionale è privatizzare tutto, perché il pubblico non funziona - aveva detto il sindaco -, noi riportiamo in mano pubblica la gestione della casa». Un'impresa che, però, a quanto pare, si è rivelata più difficile del previsto. Tanto da dover riaffidare il servizio, un pezzo alla volta, nelle mani dei privati.
IL BANDO. La Procedura aperta per l’affidamento di un Accordo Quadro per la manutenzione ordinaria degli immobili Erp e a reddito di proprietà del Comune di Napoli, affidati in gestione a NapoliServizi SpA, è stata lanciata il 5 agosto scorso, pubblicata prima sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (Guue), poi – l’8 agosto - sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Guri). In pratica, la NapoliServizi affida ai privati tutto gli interventi di manutenzione degli edifici, necessari a mantenere l’efficienza degli alloggi. Dalle riparazioni dei tubi, ai tetti che perdono, agli impianti elettrici. Il bando affida sia gli interventi su guasto, cioè quelli di piccola entità che richiedono in media fino a 10 ore di lavoro, attivati su chiamata – in pratica quelli del pronto intervento necessari a garantire l’immediata eliminazione del pericolo per pubblica e privata incolumità e il ripristino della funzionalità dell’abitazione –, sia gli interventi di manutenzione cosiddetta “predeterminata”, che richiedono più di 10 ore di lavoro e che devono essere autorizzati preventivamente dalla Direzione Tecnica di NapoliServizi.
LA DURATA. L’accordo quadro ha una durata di 4 anni, fino a giugno 2018, quando scadrà la convenzione tra il Comune di Napoli e la NapoliServizi per la gestione del patrimonio. Inoltre, la società multiservizi del Municipio, nel capitolato speciale d’appalto, si riserva «la facoltà di prorogare l’Accordo Quadro alle stesse condizioni contrattuali e agli stessi prezzi previsti in sede di gara iniziale» per ulteriori 4 anni. «L’Appaltatore – specifica il bando - si impegna fin d’ora ad accettare l’eventuale richiesta di proroga».
I LOTTI. L’affidamento del servizio di manutenzione riguarda tutti gli immobili Erp e a reddito del Comune di Napoli già affidati in gestione alla NapoliServizi con la delibera 29 del primo luglio 2013. Si tratta di oltre 53mila unità divise, nell’appalto, in tre lotti.
Il primo lotto comprende 16.871 alloggi (831 edifici) ubicati nella VI Municipalità e nei comuni di Volla, Sant’Anastasia, Crispano e Casalnuovo.
Il secondo lotto, invece, consta di 17.456 alloggi (1.271 edifici) ricadenti nelle Municipalità II, III, IV, V, VII e nei comuni di Giugliano, Quarto e Villaricca.
Il terzo lotto, infine, è quello più consistente, con i suoi 18.955 alloggi (1.439 edifici), distribuiti nella I, VIII, IX e X Municipalità e nei comuni di Acerra, Brusciano, Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco e Somma Vesuviana.
Il bando prevedeva la possibilità di poter presentare un’offerta per più lotti, anche se era ammessa l’aggiudicazione esclusivamente per un solo lotto.
L’IMPORTO. Costo complessivo dell’affidamento per 4 anni: 9.720.000 euro più Iva. In pratica, 2.430.000 euro all’anno. Questo il corrispettivo massimo dei servizi affidabili da parte della NapoliServizi. Per ciascuno lotto, l’appalto prevede la destinazione di un milione all’impermeabilizzazione dei solai di copertura degli edifici e 2.240.000 euro per le riparazioni delle pavimentazioni delle parti comuni, delle tubazioni di carico o scarico interne agli appartamenti, per la messa in sicurezza degli intonaci di facciata degli edifici, attraverso la spicconatura delle parti ammalorate e lavori edili vari. Il bando era aperto alle aziende con esperienza nel settore e che avessero svolto un’attività analoga su immobili pubblici e privati negli ultimi 3 anni per un valore minimo di 1.600.000 euro. Tutti i partecipanti sono stati invitati ad effettuare dei sopralluoghi, lo scorso settembre, per verificare con mano le condizioni del patrimonio immobiliare comunale.
L’AGGIUDICAZIONE. Alla scadenza del bando, il 16 ottobre, sono arrivate 13 offerte. L’appalto è stato aggiudicato, il 3 febbraio scorso, all’Ati Mati Sud spa – Gegi Srl di Taranto, per il Lotto 1, con un importo di 1.844.428,80 euro, alla Società Cooperativa San Giovanni’79 di Quarto per il Lotto 2, con importo di 1.822.277,20 euro, e all’Ati Fradel Costruzioni Società Cooperativa - Edil Sud 75 Società Cooperativa di Quarto, per il Lotto 3, con importo 1.811.217,20 euro. È prevista anche la possibilità di subappalto. In totale, 5.477.923,20 euro, per 4 anni, pari a 1.369.480,80 euro all’anno.
I VANTAGGI. L’obiettivo dell’affidamento è di garantire ai cittadini un servizio sempre più efficiente di manutenzione degli immobili pubblici. La NapoliServizi, inoltre, mantiene il controllo e la supervisione degli interventi che sono registrati in formato digitale. Abbattuti anche i tempi delle operazioni. Non a caso, nel bando, ben 70 punti su 100 sono stati attribuiti alla qualità tecnica dell’offerta, a fronte dei 30 punti per quella economica. Premiata anche la rapidità dell’attivazione dell’intervento dopo la segnalazione (fino ad un massimo di 15 punti).
IL NUOVO SISTEMA. Funzionerà con codici “rossi” e “verdi”, a seconda delle priorità. Nel primo caso, rientrano i casi d’emergenza, da eseguire immediatamente, anche di notte e nei giorni festivi. Nel secondo, ricadono, invece, gli interventi programmati. Tutte le richieste sono gestite dalle ditte private con un software in grado di restituire in ogni momento lo stato dell’ordine o con un report complessivo degli Ordini d’intervento.
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