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13 Aprile 2018 - 13:20
Raid in vico Sergente Maggiore, la pista principale è il racket. Il commerciante nega di aver subito minacce: indagini su gruppo emergente
di Luigi Sannino
NAPOLI. Uno stupore amaro. Ecco la sensazione provata da un 35enne napoletano quando è andato ad aprire il negozio di fiori che gestisce in vico Sergente Maggiore, nella parte bassa dei Quartieri Spagnoli. Erano le 10,30 di ieri e il commerciante si è trovato di fronte alla vetrina sforacchiata in due punti e ad altrettanti bossoli per terra. Non gli è rimasto altro che chiamare la polizia e naturalmente imprecare. Per il momento la pista più battuta condurrebbe al racket e al cambiamento di scenario malavitoso in corso, anche se lentamente, nei vicoli tra via Toledo e corso Vittorio Emanuele. Ma la vittima ha sostenuto di non avere avuto minacce: è incensurato e non c’è motivo di non credergli in assenza di prove contrarie.
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