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Strage a Miano, Murolo piange e si pente ma non parla davanti ai giudici

Strage a Miano, Murolo piange e si pente ma non parla davanti ai giudici

Il gip Foschini convalida dell'arresto

NAPOLI. SI È CONCLUSO L'INTERROGATORIO DI
GARANZIA PER LA CONVALIDA DELL'ARRESTO DI GIULIO MUROLO. L'UOMO, DIFESO
DALL'AVVOCATO CARLO BIANCO, SI È AVVALSO DELLA FACOLTÀ DI NON
RISPONDERE AL GIP MARIA VITTORIA FOSCHINI CHE LO HA INTERROGATO NEL
CARCERE DI POGGIOREALE
"SE SABATO SCAMBIAVA QUALCHE PAROLA - HA dichiarato l'avvocato Bruno -
OGGI ERA UN PIANTO CONTINUO. È PENTITO, CREDO SIA IL CHIARO SEGNALE
DI UNA PERSONA CHE STA REALIZZANDO. E' PROFONDAMENTE PENTITO E
ADDOLORATO".
IL GIP MARIA VITTORIA FOSCHINI, A CONCLUSIONE DELLA BREVE UDIENZA DI CONVALIDA, HA CONVALIDATO L'ARRESTO IN FLAGRANZA DELL'AUTORE
DELLA STRAGE DI MIANO ED HA EMESSO NEI SUOI CONFRONTI UNA
ORDINANZA DI CUSTODIA IN CARCERE. MUROLO È DETENUTO DA SOLO IN UNA CELLA, DOVE VIENE SORVEGLIATO
COSTANTEMENTE ANCHE PER EVITARE GESTI AUTOLESIONISTICI.

NAPOLI. «Questi sono i nuovi martiri di Secondigliano - ha detto all'omelia don Vittorio Siciliani, da 40 anni parroco della chiesa della Resurrezione, nel rione Monterosa. - Questo è un quartiere molto difficile ma qui siamo abituati ad altri tipi di omicidi, non a quelli della follia». Il sacerdote ha ricordato, assieme ai quattro morti della strage di venerdì, le 11 vittime dell'esplosione avvenuta il 23 gennaio 1996 nel quadrivio di Secondigliano durante lavori di scavo.

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