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19 Aprile 2018 - 12:06
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, anche di intestazione fittizia di beni, impiego di denaro di provenienza illecita e riciclaggio
NAPOLI. Vasta operazione da parte del Comando Provinciale di Napoli dei Carabinieri che stanno dando esecuzione a provvedimenti cautelari emessi dal gip di Napolisu richiesta della locale Dda nei confronti di oltre 50 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro di provenienza illecita e riciclaggio, tutti reati aggravati da finalità mafiose.
L'inchiesta ruota intorno alla figura di Bruno Carbone, latitante, e che da tempo si è stabilito all'estero, che avrebbe avuto un ruolo di broker per l'acquisto di cocaina attraverso contatti con un cartello colombiano. La droga veniva poi consegnata ad organizzazioni di trafficanti attive in una vasta area del Napoletano, cioè Marigliano, Castello di Cisterno, Parco Verde di Caivano e anche in cittaà, al Rione Traiano. Nell'operazione è stato arrestato, con l'accusa di partecipazione all'organizzazione di trafficanti, anche un brigadiere dei Carabinieri in servizio a Castello di Cisterna, ritenuto un complice dei trafficanti, che lui agevolava anche sviando le indagini.
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