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22 Aprile 2018 - 16:43
La Procura generale ha accolto l’istanza di rideterminazione dell’avvocato Dario Vannetiello
ACERRA. È stata accolta dalla Procura generale la richiesta di rideterminazione della pena nei confronti di Salvatore Calabria: il boss acerrano ottiene una riduzione di ben diciannove anni e sette mesi. Calabria iniziò la sua carriera criminale alla fine degli anni ’80, allorquando fu sorpreso in più di una occasione con armi da fuoco.
Da allora una escalation di reati: condannato per associazione camorristica due volte, oltre ad aver subito altre condanne per estorsioni di stampo mafioso e numerosi altri crimini, condotte verificatesi nella provincia di Napoli ove imperversava la guerra tra la cosiddetta Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo e la Nuova famiglia di Carmine Alfieri e soci.
Calabria ricevette nel 2015 anche in primo grado una condanna all’ergastolo per l’omicidio commesso ai danni di Sodano Giovanni, rendendosi pure per un periodo latitante, pena questa ridotta in appello ad anni trenta di reclusione, grazie ad una sottile questione giuridica sollevata dal suo difensore, l’avvocato Dario Vannetiello del Foro di Napoli, nell’ambito di un processo che si caratterizzava per la presenza di pentiti.
Ben nove collaboratori di giustizia individuarono in Calabria il partecipe alla esecuzione omicidiaria, avvenuta in una delle piazze principali della città di Acerra.Per il boss Calabria, all’età 48 anni, a era divenuto molto concreto il pericolo di trascorrere tutta la sua vita dietro le sbarre. Solo grazie all’accoglimento di una meticolosa e sapiente istanza rivolta direttamente dall’avvocato Vannetiello al Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello la posizione giuridica di Calabria è completamente mutata.
Infatti, per ragionamenti e questioni di natura squisitamente giuridica che vanno oltre i semplici calcoli matematici, l’ufficio di Procura ha condiviso completamente l’istanza difensiva e ha detratto a Calabria una pena impressionante: 19 anni e 7 mesi di carcere. Con l’effetto che il fine pena di Calabria è passato di colpo, in un solo istante, dal 21 gennaio 2046 all’11 agosto 2027; indubbiamente quello che è accaduto non capita di sovente e farà a lungo discutere su quanto verificatosi.
Nonostante il sorprendente risultato ottenuto la difesa sta già studiando le prossime mosse per accorciare ancor di più il fine pena, oramai non più tanto lontano.
La vita del boss Calabria è già cambiata.
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