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23 Maggio 2015 - 16:56
L'avvocato de Angelis bersagliato da minacce di morte al telefono di casa
CASTELLAMMARE DI STABIA. "Dopo la giornata dei complimenti e delle congratulazioni oggi è il giorno delle offese e delle intimidazioni telefoniche. Sono così maturo da comprendere tutto ciò. Quello che mi fa rabbia è che l'accento dialettale di questi soggetti è il MIO accento!!!" è il post che ha pubblicato su Facebook l'avvocato Giovanni de Angelis, che da questa mattina viene bersagliato di minacce e intimidazioni al telefono di casa, dopo la notizia della sentenza favorevole del Tribunale che ha codannato la Juventus a pagargli l'inadempienza contrattuale, "danni patrimoniali e disagi morali" per gli episodi accaduti durante la gara Juventus-Napoli del 10 novembre 2013 allo Stadium di Torino. La sentenza, destinata a fare giurisprudenza, è stata accolta male da frange della tifoseria bianconera che rivolgeall'avvocato frasi del tipo 'tieniti pronto, devi morire, forza Juve, veniamo a ucciderti'.
De Angelis denuncerà formalmente quanto sta accadendo, "perché vengano avviate indagini appropriate''.
"Credo che non sia stato compreso lo spirito della sentenza - chiarisce l'avvocato de Angelis - Lo scopo era quello di attivare nei confronti di chiunque una responsabilità in merito all'attuale sistema che ruota intorno al calcio e che deve cambiare se è vero che si vuole fare di questo sport un momento da vivere con gioia anche con le proprie famiglie. Ciò che accadde in quel contesto, fu mortificante per i miei amici che avevano portato con sé i bambini. Ecco perché decisi di agire legalmente''. La sentenza costituisce un precedente importante, e a contattare l'avvocato sono stati molti colleghi dalla procura di Santa Maria Capua Vetere e anche la giustizia sportiva ha chiesto di studiare il dispositivo del giudice del tribunale di Torre Annunziata. ''Ho ricevuto i complimenti da molti colleghi - racconta de Angelis - ma poi, purtroppo, la cosa è degenerata, a riprova che questo sistema calcio non ha margine di contenimento. Speriamo che cambi"
La sentenza in primo grado, davanti al giudice di pace di Torre Annunziata, Francesco Buonocore, e poi in Appello, ha dato ragione all'avvocato de Angelis che dalla Juventus dovrà essere risarcito con 305 euro per il danno patrimoniale (costo del biglietto della partita, viaggio in treno e pernottamento a Torino), più mille euro per il danno esistenziale, oltre alle spese legali di giudizio in primo e secondo grado. In totale, circa 3 mila euro. L'avvocato De Angelis, che ha curato personalmente la causa, aveva lamentato i cori offensivi contro Napoli e i napoletani provenienti dai settori dei tifosi bianconeri, a causa dei quali, insieme ad altri tifosi del Napoli - durante la partita del 10 novembre 2013 - fu costretto ad abbandonare lo stadio prima della conclusione della gara "in conseguenza di una situazione ambientale avvertita come insopportabile". La sentenza ha attribuito alla società bianconera l'"inadempienza contrattuale per il mancato adempimento dell'obbligo - contrattualmente assunto con la vendita del biglietto di accesso allo stadio - di contrastare le turbative al godimento dello spettacolo", non avendo fatto interrompere, dai suoi addetti alla sicurezza, i cori razzisti, né aver fatto rimuovere uno striscione offensivo nei confronti del popolo napoletano..
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