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Choc a Nola, ragazzine devastano un negozio

Choc a Nola, ragazzine devastano un negozio

Hanno 12 e 13 anni, il raid ripreso dalle telecamere

di Monica Cito

NOLA. Choc a Nola, due ragazzine vandalizzano il negozio di distribuzione automatica Acca24 di via Giordano Bruno. Ingenti i danni. Le famiglie mortificate chiedono scusa e pagano i danni. Ancora una volta il disagio giovanile vissuto dagli adolescenti nolani si esprime in un atto di violenza e rabbia, stavolta per fortuna “sfogato” contro cose e non persone. Due ragazze di 12 e 13 anni appena, sono entrate all'interno del negozio di distributori automatici che si trova in via Giordano Bruno a due passi da piazza Duomo e proprio di fronte all'uscita laterale del palazzo di città e lo hanno preso d'assalto: calci e pugni contro le macchinette colme di bibite e merende, poi hanno preso di mira il muro riuscendo a praticare in esso grossi buchi. In poco tempo hanno letteralmente vandalizzato il piccolo negozio per poi allontanarsi indisturbate lasciando lo scempio dietro di se. La loro bravata è stata però ripresa dalle videocamere di sorveglianza dell'esercizio che hanno immortalato ogni secondo della violenza contro un bene privato, e i visi delle due “bambine” ben riconoscibili. Il proprietario del negozio quando ha scoperto l'accaduto ha pubblicato parte dei video e dei frame in rete, suscitando molto scalpore, poiché le due ragazzine erano perfettamente riconoscibili. In città è scattato subito il tam tam e la notizia si è diffusa in fretta arrivando presto anche ai genitori delle due bambine, (uno dei quali è un noto commerciante del centro storico che ha un negozio proprio a poche centinaia di metri dal luogo del misfatto) che tanto mortificati quanto sorpresi, hanno chiesto immediatamente scusa impegnandosi ovviamente a pagare i danni causati dalle loro figlie che, promettono, saranno punite. Ma è davvero questa la soluzione? Basta punire le due bambine per risolvere tutto? Bisognerebbe forse interrogarsi sulle motivazioni che spingono sempre più giovani verso atti di violenza gratuita, e sulle responsabilità degli adulti, troppo spesso distratti ed indifferenti. Le istituzioni in questa città cosa fanno per i giovani? Quali sono le offerte che propongono per la crescita psicofisica di questi ragazzi? Quali le iniziative per contrastare il vuoto e lo smarrimento di questi figli di Nola ai quali ogni giorno si sottraggono presente e futuro? Neppure l'aggressione a Sasha sembra avere risvegliato le coscienze di chi dovrebbe garantire ai giovani il diritto di crescere e sognare.

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