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10 Maggio 2018 - 17:13
La richiesta che la prima Municipalità invia al sindaco di Napoli, in vista di una nuova ordinanza sulla movida
NAPOLI. «Chiusura dei locali a mezzanotte in settimana ed alle due il venerdì ed il sabato ed un sistema di sanzioni progressivo, per tutte le violazioni, che preveda la chiusura di un giorno dopo il primo verbale, la chiusura di una settimana dopo il secondo e la revoca della licenza dopo il terzo». Questa è la richiesta che la prima Municipalità invia al sindaco di Napoli, in vista di una nuova ordinanza sulla movida, «dopo settimane in cui abbiamo studiato le proposte dei residenti e quelle dei gestori dei locali» spiega il presidente Francesco de Giovanni. «In sostanza – aggiunge - un punto di incontro che mette tutti d’accordo. Vorremmo che il sindaco recepisse le proposte e le inserisse nella nuova ordinanza, che non sappiamo ancora quando e se verrà fatta».
«Nei giorni scorsi – spiega de Giovanni insieme all’assessore Fabio Chiosi - abbiamo ricevuto richieste e proposte dei gestori dei baretti di Via Bisignano e dell'associazione dei residenti, Chiaia Viva e Vivibile. Quest'ultima, argomentando approfonditamente quanto accaduto sinora e continua ad accadere, ha semplicemente chiesto il rispetto delle regole e l'applicazione di orari di chiusura più stringenti. Dai gestori sono pervenute alcune richieste di cui alcune sono di difficile realizzazione che come, ad esempio, l'estensione della Ztl h24, l'apposizione di catene tra i paletti, la costituzione dell'ambito omogeneo di Via Bisignano, mentre altre richieste di collaborazione sono certamente accoglibili come, ad esempio, l'istituzione di un tavolo tecnico con Asìa per risolvere il problema della pulizia e del conferimento dei rifiuti».
«Purtroppo - spiegano i due esponenti della Municipalità - come ci aspettavamo ci sono differenze con i residenti circa gli orari di chiusura. Nello specifico, però, mediando tra le parti, abbiamo proposto la chiusura a mezzanotte in settimana e la domenica, ed alle due il venerdì e sabato sera. Gli esercenti hanno subordinato la propria adesione alla possibilità di occupare il suolo pubblico compreso tra i paletti ed i marciapiedi, cosa attualmente vietata da un'ordinanza del 2011 e che vede, però, anche la totale contrarietà dei residenti che, spiegano, visti i precedenti temono di perdere anche il passaggio sui marciapiedi. Tra l'altro le regole che anche noi proponiamo andrebbero estese a tutta l'area, non solo a Via Bisignano, e abbiamo appreso che i gestori sono tra loro divisi, quindi è praticamente impossibile ogni sorta di accordo tra le parti. A questo punto - continuano de Giovanni e Chiosi - visto che a breve scadrà l'ordinanza del sindaco che poneva alcuni paletti, seppur per noi insufficienti, chiediamo che l'ordinanza sia reiterata, ma con una variazione di orari e con l'inserimento di sanzioni serie e certe. Solo in questo modo si potranno ottenere dei risultati. Ormai - concludono il presidente e l'assessore - la situazione si è incancrenita per l'insipienza, la scarsa volontà di risolvere la questione in maniera definitiva e probabilmente gli interessi politici di quest’amministrazione comunale che non ha una visione di governo equo della città. La cosiddetta movida, se veramente deve essere tale alla pari delle altre città del mondo occidentale, va spostata in altri luoghi come, ad esempio, il molo San Vincenzo e l'area del Molosiglio. Una seria amministrazione comunale non può non comprenderlo».
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