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Sindacato medici italiani, a Napoli il congresso nazionale

Sindacato medici italiani, a Napoli il congresso nazionale

L'associazione di categoria va verso l'appuntamento più importante dell'anno, in una situazione di grande difficoltà con un segretario nazionale uscente

NAPOLI. Fase precongressuale complicata per il Sindacato medici italiani (Smi). L'associazione di categoria va verso l'appuntamento più importante dell'anno, in una situazione di grande difficoltà con un segretario nazionale uscente, Pina Onotri, che sta preparando il congresso, in programma l'8 e il 9 giugno a Napoli, insieme a dirigenti del sindacato, nazionali e regionali, che avrà l'obiettivo anche di riportare ordine. E un gruppo autoproclamato - in una riunione del 21 e 22 aprile dove si è proposta la sfiducia alla leader Onotri - come nuova dirigenza e che indice un altro congresso, quasi nelle stesse date, ma a Tivoli. Due appuntamenti, promossi con comunicazioni alla stampa che si accreditano, in ambedue i casi, come ufficiali. "L'unico congresso dello Smi, come stabilisce anche il giudice, è quello che si terrà a Napoli, non ci sono altri appuntamenti ufficiali", spiega all'Adnkronos Salute Onotri che ammette: "C'è stato un tentativo maldestro di delegittimazione del segretario generale, in un frangente molto delicato della vita politica del nostro Paese, momento che vede la nascita del governo del cambiamento, dove il ministro della Salute è finalmente un medico e dove si stigmatizza, in maniera incontrovertibile, che è ora che la politica esca fuori dalla sanità". Ma la legittimità è indicata, oltre che dalle regole della democrazia del sindacato, dalle autorità preposte, ricorda la leader sindacale. "Questa mattina - ha precisato Onotri - è stato notificato al Sindacato medici italiani un decreto emesso dal Tribunale di Roma in base al quale è stata sospesa la delibera adottata durante la riunione del 21 e 22 aprile a Tivoli Terme Hotel Duca D'Este e quindi privata di qualsiasi valenza giuridica. Pertanto ogni atto compiuto in virtù di tale decisione, come ho comunicato questa mattina ai consiglieri nazionali, è privo di qualsivoglia effetto giuridico, così come il Congresso nazionale straordinario indetto a Tivoli il 9-10 giugno".

L'unico Congresso nazionale ordinario elettivo Smi "si terrà a Napoli, all'Hotel Ramada, per riaffermare ancora una volta i valori a cui ci siamo sempre ispirati nelle nostre battaglie politiche: diritto e universalità delle cure, equità di accesso ai servizi sanitari, pari dignità, nella malattia, dei cittadini, difesa della sanità pubblica. La classe dirigente dello Smi è pronta, ponendosi come valore aggiunto, a collaborare con le istituzioni e con il ministro della Salute, affinché in questo Paese il diritto alle cure e il ruolo e la dignità dei medici ritornino al centro del sistema", sottolinea Onotri. Il tentativo di delegittimazione, ribadisce, "è quanto mai inopportuno e strumentale. La nostra magistratura interna, il Collegio dei probiviri, ha determinato la sospensione di alcuni alti dirigenti sindacali e l'espulsione di altri. Ho assolto a tutti i doveri impostimi dal mio ruolo per tutelare la mia onorabilità quella del sindacato che rappresento e i diritti degli iscritti. Tribunali civili e penali, quindi, si pronunceranno e la giustizia farà il suo corso". All'origine della fronda, secondo Onotri, "il percorso trasparenza e condivisione nella gestione amministrativa e patrimoniale della nostra organizzazione". In particolare con la "costituzione del sindacato - secondo Onotri - come parte civile, in un procedimento penale, per sospetta appropriazione indebita dei fondi. Per questo è stato messo in atto il tentativo di paralizzare le comunicazioni dello Smi verso i propri iscritti e verso le istituzioni. L'attuale querelle ha portato, a fini di tutela, al blocco dei conti del sindacato. Sono in corso, una serie di manovre in alcune regioni (Veneto, Lombardia, Campania, Lazio, Umbria, Marche, Basilicata, Puglia, Piemonte, Liguria,Toscana, Val d'Aosta) ree di chiedere maggiore trasparenza sui conti del sindacato e una diversa modalità di gestione organizzativa. Queste manovre puntano a bloccare i Congressi regionali regolarmente convocati a norma di statuto, dai presidenti regionali in carica, con l'obiettivo di impedire l'elezione dei delegati congresso nazionale", conclude Onotri.

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