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16 Giugno 2015 - 22:03
Cittadinanza infuriata contro il primo cittadino e la ditta che ha distrutto il lungomare stabiese
CASTELLAMMARE DI STABIA. Ogni giorno sono invettive e offese contro l'amministrazione di Nicola Cuomo , tra la gente e sul web. Il sindaco, dopo avere portato al dissesto finanziario l'Ente che amministra, aver fatto fallire le Terme di Stabia, aver fatto chiudere uffici delle Poste in rioni popolosi, non essere riuscito ad avviare un solo progetto, non avere aperto l'Archivio storico, ora è responsabile del disastro della Villa Comunale. Tanto che si prepara una manifestazione cittadina per protestare contro un cantiere che ha distrutto il verde, ha sollevato la pavimentazione, ha chiuso il lungomare e non tiene nemmeno in buon ordine quel pezzetto di lungomare rimasto aperto, con erbacce e incuria in ogni angolo.
Degrado, abbandono, disastri su tutti i fronti. Per questo solo viene nominato oggi il sindaco e la sua giunta a Palazzo Farnese. Ecco le sue giustificazioni sullo scempio massimo che meriterebbe un intervento della magistratura a risarcire i danni materiali e d'immagine della città.
ECCO LA SUA "GIUSTIFICA".
LAVORI IN VILLA COMUNALE.
DIFFIDATA FORMALMENTE LA DITTA APPALTATRICE
L’amministrazione comunale ha inviato il 16 giugno 2015 alla capofila dell’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che si è aggiudicata i lavori di riqualificazione della villa comunale una intimazione a riprendere ad horas i lavori.
Com’è noto, poco dopo l’inizio degli stessi, il direttore dei lavori ed il RUP hanno riscontrato alcuni errori nel progetto esecutivo, realizzato a cura dell’ATI, acclarati e riconosciuti dagli stessi appaltatori, che si sono impegnati formalmente - il 09.06.2015 - ad emendare il progetto senza oneri aggiuntivi per l’amministrazione e comunque all’interno dell’importo aggiudicato in fase di gara.
Ciò nonostante, dopo quella data, i lavori ad oggi non sono ripresi, né sono ancora pervenuti all’amministrazione gli elaborati tecnici ed estimativi necessari alla determina di approvazione della variante (ex art.132, c.1, lett.e) ed il relativo atto di sottomissione.
Pertanto, con la nota inviata il 16 giugno 2015 dal RUP e dal direttore dei lavori, è stato assegnato un termine di cinque giorni per provvedere alla redazione dei suddetti elaborati ed è stato intimato di riprendere senza indugio le lavorazioni non ricomprese nella variante.
L’amministrazione si è riservata in ogni caso di quantificare gli eventuali danni, ivi compresi quelli di immagine, derivanti dalla immotivata e prolungata interruzione dei lavori.
“Stiamo profondendo tutti gli sforzi possibili per non perdere i finanziamenti europei –ha affermato l’assessore all’urbanistica Alessio D’Auria. Il nostro obiettivo è: realizzare l’opera; realizzarla bene; realizzarla in tempo; e soprattutto senza spendere un centesimo in più rispetto a quanto assegnato dalla Commissione Europea”.
“L’amministrazione comunale -ha sottolineato il sindaco- è impegnata a completare tutte le opere comprese nel PIU Europa entro il 31.12.2015, senza dover ricorrere ad eventuali proroghe. Stiamo lavorando per risolvere in maniera definitiva e in tempi brevi, i problemi sorti con la ditta appaltatrice affinché i lavori possano riprendere a pieno regime”.
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