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Terme di Stabia, i termali minacciati dalla camorra chiudono l'impianto

Terme di Stabia, i termali minacciati dalla camorra chiudono l'impianto

Hanno dovuto abbandonare il presidio: "Basta, qui non vogliamo nessuno, se no finisce male". Dietro  "il vuoto" delle terme c'è il business del parcheggio del Comune, e proliferano spaccio di droga e contrabbando di sigarette

CASTELLAMMARE DI STABIA. Hanno dovuto chiudere i cancelli e abbandonare le Terme antiche gli ex dipendenti che da circa un mese hanno pacificamente occupato la struttura dopo il licenziamento sopravvenuto a causa del fallimento delle Terme di Stabia. Dove le istituzioni pubbliche abdicano alla gestione del proprio patrimonio, impedendo anche ai privati di lavorare secondo le leggi dello Stato, subentrano le organizzazioni criminali. Il centro antico della città è in mano alla camorra da un cinquantennio. Qui regna il degrado e il malaffare. Smantellati i chioschi dell'Acqua della Madonna e le Terme Antiche, restano solo lo spaccio della droga e la vendita delle sigarette di contrabbando. È il regno dell'illegalità. 

L'ingresso forzato di ex lavoratori nelle Antiche terme, ingenua brava gente che si era illusa di poter ridare vita alla struttura bonariamente, spezzandosi la schiena per ripulire tutto ciò che era stato abbandonato e depredato per anni, aveva dato speranza anche ai cittadini stabiesi di poter ritornare a vivere la bellezza di Castellammare di Stabia. Ma è arrivato l'ordine della criminalità locale: andate via.

La presenza dei cittadini perbene nel centro antico disturba i traffici illeciti. Quel presidio di lavoratori onesti nelle Terme era un osservatorio non gradito. Ecco allora spiegata la distruzione, il vandalismo di una struttura restaurata con i finanziamenti del CIPE (12 milioni di euro) e mai aperta né consegnata al Comune. Era sempre lì lì per accadere, ma sono stati strappati i fili della corrente dai muri, sono stati smontati i lavandini e scaraventati sui pavimenti, e così le lampade e persino picconati i marmi degli ingressi. È stata attuata una regia, una chiara volontà di impedire alle attività termali di riprendere. Nei progetti del comune c'è la riapertura del parcheggio nelle Terme Antiche, per i bagnanti diretti ai lidi... Roba di un paio di mesi. A chi sarà affidato? E chi controllerà se anche in quest'attività economica marginale non prolifereranno spaccio di droga e altri interessi illeciti? Sol L'Antimafia può spiegare quale mano occulta si cela dietro al disastro Terme. Non sono stati solo inciviltà, incapacità, appetiti politici a decretarne la chiusura. Raccontano che la crisi del termalismo è nazionale. Vero. Altre strutture termali in Italia sono ridotte al lumicino. Ma solo qui da noi tutto "chiude". Non si arriva mai alla privatizzazione. Si lascia tutto nell'abbandono, nel vuoto... E la criminalità cresce. 

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