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21 Giugno 2018 - 16:48
I sindacati: sciopero confermato, risposte insoddisfacenti da Palazzo San Giacomo
di Antonio Sabbatino
NAPOLI. «Le risposte in commissione dell’assessore ai Trasporti Mario Calabrese sono stati insoddisfacenti. Visto questo stato di cose, lo sciopero di domani è confermato». I sindacati vanno al corpo a corpo con l’amministrazione comunale e Anm. Le sigle Faisa Cisal, Ugl, Usb, Cofall e Orsa Tpl aderiranno allo sciopero di 24 ore delle funicolari e quello di 4 ore, dalle 11 alle 15, di bus e linee metropolitane. I dipendenti terranno un sit-in dalle 12 a palazzo San Giacomo. A ciò, si aggiungerà anche lo sciopero dell’Eav per quello che si preannuncia un venerdì nerissimo per il trasporto pubblico locale. L’Anm è in attesa di conoscere l’esito del concordato preventivo che si dovrebbe discutere il prossimo 4 luglio. Un piano di rilancio della società di trasporto pubblico, per ora ancora top secret. Ed è questo che continua ad innervosire i sindacati. «Non abbiamo un incontro con la giunta comunale addirittura dall’ottobre del 2017, nonostante le continue richieste - afferma il segretario regionale della Faisa Cisal Francesco Falco - Ancora oggi non conosciamo il piano industriale e l’assessore comunale di riferimento rimanda tutto in capo all’azienda. Avevamo dato la nostra disponibilità a ritirare la giornata di sciopero. Dopo le non risposte, siamo costretti a confermarlo». Sono state, quelle trascorse, le settimane delle mobilitazioni per chiedere la non chiusura al 30 giugno dello stabilimento Garittone di Capodimonte. Ancora ieri, solo 9 vetture su 30 uscite da via Miano con disagio in tutta l’area Nord e attese infinite. Per Adolfo Vallini dell’Usb, «o i bus non escono per colpa degli autisti, e mi sentirei di escluderlo, oppure c’è da interrogarsi sulle revisioni che ogni anno vengono fatti ai mezzi. Se molti autobus restano in deposito in attesa di riparazione, che senso ha pagare fior di quattrini per le assicurazioni. Ai 194 esuberi annunciati tempo fa ce ne potrebbero essere il doppio se il servizio continuerà ad essere così scadente senza possibilità di migliorarlo». Secondo Fabio Cuomo, vicesegretario regionale Orsa Tpl «Neppure la linea su ferro è immune dai problemi. Basti pensare al rallentamento delle corse della linea 1. Nella tratta Piscinola-Garibaldi dai 33 minuti previsti si è passati ora a 42 minuti». «Lo sciopero è uno strumento legittimo di lavoratori e sindacati. Ciò che non mi piace e che bisognerà evitare è una eventuale strumentalizzazione politica, che non aiuta a risolvere i problemi» afferma il presidente della commissione consiliare trasporti Nino Simeone.
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