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26 Giugno 2018 - 15:18
Bouyagui Konate è stato colpito pochi giorni fa con un fucile a pallini a corso Umberto
NAPOLI. «Salvini venga a mangiare nel mio ristorante, è un luogo dove possiamo incontrarci, senza parlare non si può fare niente». Bouyagui Konate è uno chef del Mali che a Napoli, insieme ad altri due rifugiati e a due napoletani, ha dato vita alla startup cooperativa Tobilì, promossa da Less Impresa Sociale, ente gestore del progetto Sprar di Napoli, decollata grazie al sostegno di Coopfond, fondo di promozione di Legacoop, attraverso un bando del progetto Coopstartup con Unicoop Tirreno. Un catering multietnico, un'esperienza positiva dalla quale è nato anche “Kikana", un ristorante nel quartiere di Chiaia gestito insieme ad altri rifugiati e richiesti asilo proveniente da diversi paesi dell'Africa. La scorsa settimana Bouyagui Konate è stato vittima di un attentato, ferito all'addome a colpi di fucile caricato a pallini da ignoti nei pressi di corso Umberto. Oggi è intervenuto alla Direzione nazionale di Legacoop, a Roma, per raccontare la sua storia di integrazione. «A Salvini cucinerei il sambusa, un piatto che ho presentato a Masterchef. E siccome deve fare un po' di dieta, anche riso con verdure» ha spiegato.
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