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Minacce ai familiari del pentito, 14enne filma il raid

Minacce ai familiari del pentito, 14enne filma il raid

La svolta nelle indagini grazie alla prontezza di una ragazzina

NAPOLI. E stato il video girato da una ragazzina di 14 anni a imprimere una svolta decisiva nelle indagini che ieri mattina hanno portato all'arresto di 10 persone ritenute affiliate al clan camorristico dei Polverino, attivo nell'hinterland a nord di Napoli. Il particolare è emerso dall'ordinanza del gip con la quale viene disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti dei 10 indagati per istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all'autorità giudiziaria e di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei Carabinieri di Castello di Cisterna, a partire dall'agosto del 2017 gli arrestati avrebbero intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia che, con le sue dichiarazioni, aveva colpito i clan degli Orlando e dei Polverino, per spingerlo così a rendere all'autorità giudiziaria dichiarazioni false e a ritrattarne quelle già rese. Alle minacce è poi seguito un furto in casa del suocero, a dicembre 2017: i malviventi sono entrati forzando la porta d'ingresso, approfittando del fatto che le vittime avevano dovuto lasciare l'appartamento con urgenza per motivi di sicurezza. Nell'abitazione esplosero inoltre petardi danneggiando il bagno, le pareti, le porte, i mobili e gli effetti personali. Il raid viene però ripreso dalla 14enne, lontana parente dei padroni di casa, che ha poi consegnato il video agli investigatori, aiutandoli così nell'individuazione dei responsabili. 

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