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06 Luglio 2018 - 18:32
Nietta Nocerino: "Se mons. Hoser ha dei documenti che provano questo, ci metta al corrente. Altrimenti il sindaco de Magistris intervenga in difesa di tutti i napoletani contro questi pregiudizi".
di Rosa Benigno
NAPOLI. Napoletani etichettati come "il male" che a Medjugorje sta combattendo per prevalere contro il "bene"? È quanto avrebbe asserito in un’omelia l’inviato di Papa Francesco a Medjugorje, l’arcivescovo polacco Henrik Hoser, durante una messa celebrata nella cappellina dell’aeroporto Chopin di Varsavia.
Secondo quanto riportato nel blog del giornalista David Murgia, che a sua volta ha ripreso il resoconto del settimanale cattolico polacco Niedziela e della Radio EM,
Monsignor Hoser avrebbe pronunciato la sua omelia poco prima di partire per Medjugorje.
"Un posto – ha detto Hoser - dove c’è una lotta sempre più agguerrita tra il bene e il male è Medjugorje, dove sono inviato per il Santo Padre. Qui, da un lato incontriamo migliaia di giovani che utilizzano il sacramento della penitenza e della riconciliazione. Dall’altra, però, bisogna essere consapevoli che a causa del massiccio afflusso di pellegrini, in questo posto si sono infiltrate le mafie, tra cui quelle napoletane, pronte a fare profitti".
Parole che hanno profondamente ferito le migliaia di fedeli napoletani, che anche quest’anno hanno affollato le stradine e i luoghi di culto del piccolo centro di religiosità mariana croata e che si preparano a partire in vista delle ricorrenze religiose estive.
"Da napoletana doc, che dal 1984 ha servito Medjugorje in totale onestà e devozione – protesta la professoressa Nietta Nocerino, in passato organizzatrice di incontri a Napoli tra i fedeli e i veggenti – trovo questa generalizzazione profondamente offensiva. Non si possono definire i napoletani come "il male", riferendo di "mafie a caccia di business", così come ha titolato l’autore di questo articolo’’.
Secondo Murgia, infatti, "le parole del visitatore pontificio sono state riprese da tutti i più importanti organi di informazione polacchi". E sono queste: "A Medjugorje, le forze del Male si stanno mobilitando. Ci sono attività diaboliche che cercano di fare del tutto per distruggere questo posto". Ma i napoletani cosa c'entrano? È tutto questo frutto dei soliti pregiudizi negativi sulla città del Vesuvio? Ecco perché dai fedeli si solleva la voce di protesta di chi non ci sta a rivestire il ruolo del "diavolo" che vuole distruggere Medjugorje. In queste ore, la professoressa Nocerino ha inviato al blog del giornalista Murgia il suo risentimento e rivolge un appello al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris affinché "intervenga personalmente presso chi si fa portatore di questo pregiudizio assurdo che va a macchiare il sentimento di religiosità pura dei napoletani e il servizio in trasparenza e dedizione che da un trentennio viene assicurato alla Regina della Pace a Medjugorje".
"Monsignor Hoser ha il dovere di circostanziare le denunce che ha espresso durante l'omelia perché non si può infangare un popolo di fedeli senza opportuna documentazione" ha affermato Nietta Nocerino in difesa dei fedeli della Gospa di tutta la Campania. C'è un fatto però, dal 15 giugno scorso, da Napoli non ci sono più voli diretti per Monstar. Se qualcosa di losco è sotto indagine, sarebbe ben giusto che i fedeli napoletani venissero messi a conoscenza e al riparo.
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