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09 Marzo 2019 - 10:01
Esercenti da due anni costretti a versare settimanalmente il pizzo a esponenti del clan Sibillo. Decapitato il gruppo, 11 arresti
NAPOLI. I Carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 4 persone ritenute affiliate al clan camorristico dei Sibillo, attivo nel centro storico di Napoli. Nei loro confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza in merito all'estorsione, aggravata dal metodo mafioso, a una nota pizzeria di via dei Tribunali, recentemente bersaglio di colpi di arma da fuoco. Gli esercenti da due anni erano costretti a versare settimanalmente il pizzo a esponenti del clan Sibillo; la richiesta estorsiva, che aumentava in occasione delle principali festività, era funzionale, oltre che ad imporre la supremazia del clan sul territorio, a sostenere i detenuti affiliati al clan e le loro famiglie.
GLI SPARI. La pizzeria Di Matteo, molto nota in città tra napoletani e turisti, è stata bersaglio di diversi colpi d'arma da fuoco esplosi nella notte tra il 24 e il 25 febbraio scorsi. Le forze dell'ordine intervenute hanno trovato 4 fori sulla saracinesca del locale e 9 bossoli sul selciato. L'episodio ha scosso l'opinione pubblica anche per la vicinanza temporale con un altro episodio criminale avvenuto circa un mese prima nella stessa via dei Tribunali e nei confronti di un'altra celebre pizzeria, e cioè l'esplosione di un ordigno all'esterno della pizzeria Sorbillo. I 4 arrestati, secondo gli investigatori, sono affiliati al clan camorristico Sibillo, noto anche come la "paranza dei bambini", gruppo criminale formato perlopiù da giovanissimi e protagonista negli anni scorsi di una faida di camorra con il clan Buonerba-Mazzarella per il controllo dello spaccio di stupefacenti nel centro storico di Napoli.
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