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08 Marzo 2019 - 13:42
Una prima analisi mai emersa finora i cui risultati erano completamente diversi da quelli scritti nell’autopsia che vennero anticipati nel carteggio interno fra i Carabinieri
A differenza di quanto sostenuto sempre nell’autopsia e nella maxi consulenza, che esclusero un nesso fra le ferite di Stefano Cucchi e la sua morte, spunta una primissima relazione medica segreta svolta il giorno stesso del decesso del geometra 31enne dal medico legale Tancredi, la sera del 30 ottobre 2009. E' la nuova svolta annunciata oggi dal pm Giovanni Musarò nel corso della nuova udienza al processo-bis sulla morte di Stefano Cucchi in cui i fari restano puntati in particolare sul filone dei depistaggi.
"Il dottor Tancredi in quella relazione preliminare spiegò che c'erano due fratture e non fratture precedenti alla morte. Inoltre non faceva riferimento ad alcuna responsabilità dei medici e si diceva che Stefano Cucchi era morto per una serie di cause ancora da accertare- ha aggiunto il pm - Nel verbale dei Carabinieri invece si sosteneva che non c'era un nesso di causalità delle ferite con il decesso".
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