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19 Marzo 2019 - 12:16
NAPOLI. I Carabinieri del Reparto Operativo di Napoli e la Polizia locale, con il supporto del Servizio di Cooperazione Internazionale e dell'Esperto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in Marocco hanno catturato nei pressi di Marrakesh un latitante alla macchia dal 2014. Dovrà rispondere dell'omicidio di un giovane “boss" perpetrato nel 2003. L'uomo aveva trascorso quasi 5 anni di latitanza spostandosi di continuo tra rifugi in Spagna, Gibilterra e Marocco. L'uomo, Antonio Prinno, è stato localizzato e catturato a Ourika, nei pressi di Marrakech, è ritenuto elemento di spicco del clan camorristico dei “Misso - Mazzarella", operante nel centro storico del capoluogo campano. È destinatario di un'Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Gip di Napoli nel 2014 per omicidio in concorso aggravato da finalità mafiose, a seguito delle indagini svolte dalla Dda partenopea. Nella misura cautelare è ritenuto essere uno degli autori materiali dell'omicidio di Ciro Russo, un 27enne ucciso il 4 dicembre 2003 a Boscoreale nel corso di un agguato nella zona del cosiddetto "Piano Napoli" durante il quale fu ferita anche la giovanissima moglie della vittima e colpiti per errore 2 ignari passanti. Dopo le formalità di rito l'uomo è stato tradotto in un istituto penitenziario marocchino in attesa di estradizione.
SALVINI. «Grazie alle nostre forze dell'ordine: è un bel regalo per tutti gli italiani e la conferma che ora l'Italia non vuole dare tregua a chi commette reati e scappa all'estero». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta l'arresto a Ourika in Marocco di Antonio Prinno, latitante dal 2014 e ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco del clan di camorra Misso-Mazzarella. «È un bel segnale, anche alla luce della mia recente visita a Napoli - sottolinea il titolare del Viminale - Un camorrista a piede libero in meno è una splendida notizia per tutta la città».
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