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In marcia per il senegalese ferito: «Non siamo il nemico a cui sparare»

In marcia per il senegalese ferito: «Non siamo il nemico a cui sparare»

De Magistris: con Salvini ministro è aumentata la violenza razzista. Accuse a governo e prefettura per quartieri ghetto

NAPOLI. In 500 tra attivisti italiani e stranieri in piazza al Vasto per chiedere una «presa di posizione e di condanna» del prefetto di Napoli, Carmela Pagano. La manifestazione, promossa dalla comunità senegalese dopo il ferimento di Cissè El Hadji, ha preso il via a piazza Garibaldi. I migranti in presidio dicono «basta razzismo» e lanciano un appello a trattare «la diversità come una ricchezza, da cui attingere per migliorare e crescere. Gli immigrati non sono un nemico a cui sparare». «Salvini è il mandante politico di questo attentato razzista» dicono dal Vasto.

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PARLA IL SENEGALESE FERITO

IL SINDACO. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Da quando si è insediato il governo con Salvini vicepremier e ministro dell'Interno, gli episodi di violenza di matrice razzista e fascista sono enormemente aumentati. Salvini è diventato il ministro dell'insicurezza nazionale». Il sindaco ha anche accusato governo e prefetture di avere creato dei ghetti, come quello del Vasto, zona in cui è accaduto l'episodio di cronaca, attraverso la concentrazione, nella stesse aree urbane, di numerosi centri di accoglienza.

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