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La denuncia
19 Giugno 2024 - 17:41
«La Regione ha confermato il suo impegno per la riqualificazione del Rione Luzzatti a Napoli. Anzi, ha aumentato l’importo dell’investimento da 2 a 3 milioni. Bisogna però constatare il rallentamento e la sospensione del progetto a causa della mancata sottoscrizione del contratto per l’attribuzione alla Campania dei fondi Sviluppo e Coesione: è un ulteriore danno provocato dalla maggioranza di questo Governo a un territorio che ha necessità di rinascere e riqualificarsi per venire fuori dal disagio in cui vive». Lo dice la consigliera regionale del Gruppo Misto della Campania, Roberta Gaeta (Demos-Europa Verde), che questa mattina ha presentato in Consiglio regionale un Question Time per interrogare la giunta sul progetto di riqualificazione dell’area dell’ex cinema Rivoli nel Rione Luzzatti.
«Un quartiere poco conosciuto - spiega Gaeta - con tanti abitanti e poche opportunità che poi sono aumentate quando è diventato il set cinematografico de “L’amica geniale”: da quel momento sono iniziati ad arrivare turisti da dentro e fuori la Campania. L’ex cinema Rivoli - prosegue la consigliera - è di proprietà della Regione e in disuso da tantissimi anni. Palazzo Santa Lucia ha voluto predisporre un progetto per restituirlo a un territorio che ha necessità di spazi qualificati».
L’investimento sul Rione Luzzatti è però bloccato come lo sono le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione destinate alla Campania. Oltre all’area dell’ex cinema è in gioco il destino dell’adiacente Biblioteca Comunale Andreoli, i cui locali, sempre di proprietà della Regione, rientrano tra i fitti passivi del Comune di Napoli e dovranno essere liberati entro il 31 dicembre del 2025. Anche per la biblioteca sarebbe necessario poter accedere alle risorse dei finanziamenti Fsc.
«I fondi di coesione servivano per riqualificare quelle zone del territorio che avevano maggiore necessità, cosa che finora ci è stata impedita per i rallentamenti, a questo punto assolutamente voluti, da parte di questo Governo», sostiene Gaeta che lega le sue perplessità anche alla «grandissima preoccupazione a ridosso dell’approvazione alla Camera dell’autonomia differenziata. Da parte di tutti i rappresentanti politici che hanno votato questo provvedimento c’è stata una mancata tutela del Mezzogiorno: è una misura - conclude la consigliera - che spacca l’Italia e danneggerà irrimediabilmente tutto il Sud».
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