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Minosse
21 Giugno 2024 - 08:08
Bollino arancione a Napoli
Si intensifica la prima ondata di caldo che sta investendo l'Italia, soprattutto al Centro-Sud, con l'anticiclone africano Minosse. Dopo che ieri Perugia è stata l'unica città da bollino rosso nel bollettino del ministero della Salute, oggi venerdì 21 giugno sono ben otto i capoluoghi di regione con il livello massimo di allerta per gli effetti del caldo sulla salute.
Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti e Roma sono le città interessate dall'allerta rossa, mentre altre dieci città sono classificate con bollino arancione (livello 2): Bari, Bologna, Brescia, Catania, Messina, Napoli, Pescara, Reggio Calabria, Trieste e Viterbo.
La situazione dovrebbe migliorare sabato 22 giugno, con un abbassamento delle temperature. Solo due città restano con allerta rossa: Bari e Campobasso. Solo Catania mantiene il bollino arancione, mentre negli altri capoluoghi monitorati il livello d'allerta sarà 0 o 1 (giallo o verde).
Nonostante le previsioni di miglioramento, è importante rimanere vigili e attenti alle raccomandazioni delle autorità sanitarie per tutelare la propria salute durante questi giorni di caldo intenso.
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Caldo, afa e polveri sahariane: massima allerta sui rischi
Un mix di caldo record e polvere sahariana interesserà diverse aree dell'Italia, con effetti sulla qualità dell'aria e sulla salute dei cittadini. La Società italiana di medicina ambientale (Sima) invita alla massima attenzione sul fronte sanitario, soprattutto per le categorie più fragili.
Il presidente della Sima, Alessandro Miani, spiega che la presenza della polvere del Sahara in atmosfera sta peggiorando la qualità dell'aria, aggravando le condizioni di salute di bambini, anziani, cardiopatici e persone con problemi respiratori. Le polveri desertiche possono contenere metalli pesanti e unirsi alle sostanze inquinanti già presenti nell'aria, causando problemi respiratori anche gravi. Per questo è importante evitare l'esposizione alle polveri sahariane, soprattutto per i soggetti più vulnerabili.
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Il fenomeno delle polveri si aggiunge al caldo record che colpirà diverse zone della Penisola, con temperature superiori alla media e possibili conseguenze come crampi, svenimenti, edemi e disidratazione. La Sima sottolinea l'importanza di proteggersi dal caldo, evitando di esporsi al sole diretto, assicurando un adeguato ricambio d'aria in casa e mantenendo le stanze fresche.
La Società italiana di medicina ambientale fornisce consigli pratici per difendersi dal caldo, come bere almeno 1,5-3 litri di acqua al giorno, evitare l'attività sportiva all'aperto nelle ore più calde, proteggere gli occhi con occhiali da sole e indossare abiti traspiranti. È importante seguire queste indicazioni per proteggere la propria salute in un periodo di caldo eccezionale e presenza di polveri desertiche.
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