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10 Agosto 2018 - 13:14
Il caso dei dipendenti della Giunta scoperti dai carabinieri al Vomero. Al lavoro sia la Procura sia la Regione
di Bruno Pavone
NAPOLI. E dopo la passione, incontrollata e incontrollabile, arriva la bufera. Sì, per i due focosi amanti di cui il Roma nell’edizione di ieri ha scritto in esclusiva si prevedono tempi duri. La relazione dei carabinieri Vomero-Arenella è stata inviata alla Procura di Napoli, per accertare se ci siano o meno profili penali. Non certo nel rapporto sessuali, per così dire, all’aperto, perché se pur un comportamento deprecabile, sicuramente, al momento non ha profili di violazione penale. Il particolare che è al vaglio della procura partenopea è l’ipotesi di peculato. Il dipendente della Giunta regionale ha infatti ammesso di essere stato in servizio quando ha praticato sesso con una sua collega, che a sua volta è uscita dalla sede della regione all’orario prefissato ma non ha timbrato il cartellino. Peculato anche perché il dipendente della Regione ha usato l’auto blu della Giunta per questioni personali. Ha speso benzina, fatto chilometri e forse usato anche l’apparecchio Telepass a spese dell’ente pubblico. Insomma un guaio molto grosso. Anche perché oltre alla questione penale c’è anche quella disciplinare. La regione Campania è venuta a sapere di quanto accaduto ai due focosi amanti che non hanno usato mezze misure per esprimere la loro passione.
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