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Attacco alle Ferrovie dello Stato

«E ora basta! La stazione borbonica non si tocca»

Mille firme contro Fs e le soppressioni estive. In campo il sindaco Vicinanza che spalleggia Vozza

«E ora basta! La stazione borbonica non si tocca»

CASTELLAMMARE DI STABIA. Bella e abbandonata. Addirittura a rischio soppressione... un destino che gli stabiesi non accettano per una delle bellissime tracce del proprio passato: quello dell'era borbonica. 

L'URLO DEL SINDACO LUIGI VICINANZA

«La linea ferroviaria Castellammare-Torre Annunziata va mantenuta e sostenuta. Ben venga l’ipotesi di ricongiungerla al tratto verso Gragnano per creare una nuova direttrice di collegamento con i Monti Lattari, ma questo stride con la decisione delle Ferrovie dello Stato di sostituire la tratta nel periodo di luglio e agosto con un servizio di bus sostitutivo, cosa che del resto già accade in diverse ore della giornata durante tutto l’anno. È quanto chiederò di discutere in un incontro ad hoc con i vertici di RFI». Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, scende in campo sulla vicenda della soppresisone della tratta Fs Torre Annunziata-Castellammare di Stabia che è oggetto di una petizione promossa dall’ex senatore Salvatore Vozza.

Contro il degrado che ormai impera da un cinquantennio lungo la tratta della Torre Annunziata-Castellammare di Stabia, la più lenta del mondo, dove proliferano erbacce, insetti, rifiuti e topi si eleva la voce degli stabiesi innamorati della città e non ancora domi per l'abbandono in cui è caduta.

Una raccolta di firme che ha toccato quota mille tra gli stabiesi che chiedono di salvare e potenziare la linea delle Ferrovie dello Stato che da Castellammare arriva a Napoli. La petizione è stata lanciata dal sito “Scaffale Stabia”, partita per difendere un pezzo importante di storia delle Ferrovie dello Stato. In atto c’è l’affidamento per un milione di euro di una progettazione esecutiva da parte di Eav, società di trasporto della Regione Campania, che prevede la riconversione della tratta, arrivando fino a Gragnano, in un tram leggero. Vogliono che si mantenga il treno Fs i firmatari della petizione, anzi chiedono di “potenziare le corse della Metropolitana regionale Campi Flegrei-Napoli-Castellammare di Stabia anche come valida alternativa al disastro della Circumvesuviana e a programmi e interventi, come la galleria in costruzione sotto la collina di Varano e la realizzazione del sottopasso, che stanno solo danneggiando la città”.

E anche che si valorizzi la stazione di Castellammare sul modello di quella di Portici, dove esiste il Museo Nazionale delle Ferrovie di Pietrarsa, contenitore di eventi culturali, conferenze nazionali e mostre. Nel frattempo, però, le Fs interrompono le corse a luglio e agosto.

ECCO PIETRARSA

Si fermano i treni sull’intera tratta, “per lavori programmati alla linea”, dice una nota diffusa ad inizio giugno. Vicinanza si fa dunque interprete dei disagi e delle aspettative dei cittadini assicurando un proprio intervento il difesa e per la promozione della mobilità di Castellammare di Stabia. «La stazione delle Ferrovie dello Stato di Castellammare di Stabia è un elemento identitario della nostra città e un punto d'accesso fondamentale sia per i pendolari che per i turisti. Ma la tradizione si difende con l'innovazione: per questo sono fermamente a favore del mantenimento e del potenziamento del servizio ferroviario sul territorio cittadino e accolgo con favore la petizione online lanciata dall'amico Salvatore Vozza. Migliorare i servizi in città significa anche promuovere una mobilità sostenibile che non può gravare esclusivamente sulla tratta Eav, già sovraccaricata. Inoltre, migliorare l'accessibilità e l'efficienza del trasporto pubblico ferroviario non solo favorisce lo sviluppo turistico, ma contribuisce anche alla riduzione dell'inquinamento ambientale e al miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini», ha dichiarato il sindaco Luigi Vicinanza.

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