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Gay Pride, in piazza per i diritti di tutti

A piazza Dante lo show, madrina Malika Ayane

Gay Pride, in piazza per i diritti di tutti

NAPOLI. Ha raggiunto piazza Dante il corteo del Napoli Pride 2024 che oggi ha attraversato le strade del capoluogo campano. Dietro lo striscione degli organizzatori, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l'ex presidente della Camera, Roberto Fico, gli assessori regionali Armida Filippelli e Lucia Fortini, l'assessore comunale Emanuela Ferrante con la madrina della manifestazione, Malika Ayane mentre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha incontrato i partecipanti all'inizio del corteo.

«L'Italia - ha ricordato Antonello Sannino, presidente di Antinoo - è trentasettesima su 45 Paesi nella classifica Ilga (organizzazione non governativa che lotta per l'uguaglianza ed il rispetto dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgenere in Europa), molto più vicina alla Russia di Putin che alla Francia e alla Germania che sono Paesi con cui abbiamo fondato l'Unione europea. Ma dalla Campania e da Napoli arriva un grande segnale di unità e di resistenza in questo momento storico, con noi ci sono il sindaco di Napoli, il presidente della Regione Campania, tanti artisti, ieri Schlein e Conte. Napoli e la Campania resistono e questa rivoluzione ancora una volta parte da qui». La manifestazione proseguirà per l'intera serata con una lunga kermesse di spettacolo in piazza Dante con i vari artisti che hanno aderito all'iniziativa.

In piazza per il diritto di ogni essere umano di organizzare la propria vita, a esprimersi secondo i propri valori e i propri sentimenti. È quanto si deve fare per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che per oltre un'ora ha preso parte al Napoli Pride, come aveva annunciato lui stesso nei giorni scorsi. Prima volta per il governatore della Campania a un Pride. «Fino a quando non si toccano i diritti degli altri, bisogna essere completamente liberi. Questo vuol dire, ad esempio, che andare ad offendere in un consultorio una donna che deve fare un'interruzione di gravidanza e' un atto di violenza intollerabile», affonda De Luca, incontrando un gruppo di giovani attivisti.

«In Campania abbiamo dimostrato che la tutela dei diritti non è alternativa anche a valori cristiani, non è alternativa a chi organizza una famiglia tradizionale. Sono temi che toccano la coscienza profonda di ognuno di noi. Il tema della vita e della morte, di chi non vi tiene di poter continuare a vivere vivendo un calvario, con una sofferenza intollerabile», aggiunge. «Io sono perché sia concesso il diritto anche a interrompere quel calvario, ma capisco che ci siano persone per cui la vita è in se un valore irrinunciabile - sottolinea- quindi, ferme restando le diversità di opinione, è necessario avere un atteggiamento di compassione, la capacita' di vivere anche la sofferenza degli altri. Poi lo Stato deve decidere».

«I giovani devono avere il coraggio di non rinunciare alla propria liberta', di tenere la testa alta. L'importante e' non scendere sul piano della violenza, ma e' altrettanto importante non piegarsi mai di fronte a nessun ricatto, a nessuna forma di violenza. La dignita' di un essere umano non e' un bene negoziabile. Quindi ai ragazzi, costi quel che costi, raccomando di avere la testa alta e di non accettare mai nessun ricatto, su nessun piano», conclude.

MANFREDI: EMARGINARE L’ODIO. «Mi auguro che chiunque abbia responsabilità di un partito politico sappia fare pulizia al suo interno ed emarginare coloro che sono protagonisti di comportamenti di odio e di intolleranza nei confronti di tutti e questo vale sia per la destra che per la sinistra» ha affermato Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. «Ritengo che l'odio ci sia sempre, è nascosto - ha aggiunto - ed è importante che non venga sdoganato e che tutte le forze politiche siano compatte per mettere da parte le persone che alimentano odio, intolleranza e razzismo perché una grande democrazia si difende proprio partendo dalla tolleranza nel rapporto con i propri avversari politici».

«Oggi è un Pride molto importante per la grandissima partecipazione e per affermare l'importanza dei diritti perché una società più libera, nella quale si rispettano i diritti di tutti è anche una società più sicura, più coesa, che cresce di più. Noi vogliamo una comunità che sia sempre più aperta e rivolta al futuro» ha aggiunto Manfredi che ha ricordato anche il "lavoro di preparazione" per arrivare alla sfilata di oggi con i tanti appuntamenti che per una settimana hanno animato il Pride Park all'Albergo dei poveri dove si sono svolti dibattiti, incontri e confronti che nella giornata di ieri hanno visto anche la partecipazione della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, e del presidente del M5s, Giuseppe Conte.

LA MADRINA MALIKA AYANE. «Penso che finché siamo in piazza e con un mese intero dedicato al Pride siamo messi benissimo. La gente c'è, partecipa e fa la sua parte per cercare di creare un cambiamento». Così la cantante Malyka Ayane, madrina del Napoli Pride, poco prima della partenza della sfilata da piazza Municipio. «Proverei ad abbandonare la narrazione delle vittime per cercare di mettersi nella posizione di coloro che cercano di creare delle possibilità - ha aggiunto - Spostando il punto di vista, secondo me, si ottengono anche risultati più favorevoli».

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