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quartieri spagnoli
30 Giugno 2024 - 09:49
NAPOLI. Tre ferimenti in 10 giorni, nessun collegamento diretto ma un unico filo rosso conduttore: i giovani dei Quartieri Spagnoli con cognomi importanti o imparentati con vecchi ras (non necessariamente in senso anagrafico) hanno preso in mano le redini della malavita organizzata nei vicoli tra via Toledo e corso Vittorio Emanuele. I clan storici esistono ancora, attenzione; purtroppo per la sicurezza pubblica però, le nuove generazioni non avrebbero le stesse capacità di mediazione. Così, sta succedendo che prima si spara e poi si discute. Come potrebbe essere accaduto per gli agguati a Pietro Savio, al 17enne gambizzato in vico San Liborio e ai Banchi Nuovi in occasione del duplice ferimento Saltalamacchia-Bianco. Anche se quest’ultimo caso sarebbe diverso dagli altri due e non solo perché c’è andato di mezzo l’innocente pizzaiolo.
PROSEGUONO LE INDAGINI. Le indagini proseguono a spron battuto e, in attesa della svolta decisiva, avrebbero accertato che per prima del ferimento di Pietro Savio e dell’agguato al 17enne si sarebbero verificate dei litigi cui sarebbero seguite a stretto giro le vendette a colpi d’arma da fuoco: quindi, delitti d’impeto e non pianificati, quantomeno non in tempi lunghi. Mentre invece Nunzio Saltalamacchia (nella foto) sarebbe stato il bersaglio di un agguato studiato a tavolino e pianificato, opera secondo inquirenti e investigatori di persone che avrebbero monitorato per giorni le abitudini del 21enne, senza escludere la possibilità di un “filatore” presente ai Banchi Nuovi nei pressi del bar. Non è escluso che anche il terzo amico, oltre al cugino del ras Eduardo, potesse essere nel mirino dei sicari. Anch’egli è incensurato. Mentre è certo che il 25enne pizzaiolo si sia trovato sulla traiettoria dei proiettili solo perché era vicino agli altri ed è stato colpito nel fuggi fuggi generale dopo il primo sparo.
LA RICOSTRUZIONE. Poco prima della mezzanotte i tre giovani sono usciti dirigendosi con due scooter a Santa Chiara, all’angolo con via Banchi Nuovi. Secondo la ricostruzione della serata, sulla base di varie testimonianze raccolte comprese quelle di Saltalamacchia e dell’amico illeso, c’erano molte persone nei pressi del bar quando sono sopraggiunti i sicari, uno solo si sarebbe avvicinato al gruppetto e avrebbe aperto il fuoco. Inizialmente gli investigatori non escludevano che il bersaglio potesse trovarsi tra altri presenti in zona, poi il cerchio si è ristretto ai “Quartierani”. Sul movente emergono diversi dubbi su una presunta pista passionale o di gelosia di cui si è parlato nei vicoli a ridosso di via Toledo. Né spunti investigativi utili sarebbero venuti fuori dai video di Rosa Macor (madre di Nunzio Saltalamacchia) e Rita De Crescenzo, oggetto di una controversia privata che ha avuto come conseguenza una denuncia ai carabinieri da parte della popolare “tiktoker”. Il primo filmato comunque, già giovedì mattina era stato rimosso. Una vicenda privata senza collegamenti con i tentati omicidi di Alessio Bianco, ancora grave in ospedale e in pericolo di vita, e del cugino del ras detenuto.
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