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Via Cupa Perillo, i comitati: ora la bonifica

Via Cupa Perillo, i comitati: ora la bonifica

A un anno dal rogo proliferano le discariche a cielo aperto. Richiesta di fondi a Comune e Regione

NAPOLI. Bonificare finalmente, ad oramai un anno dal rogo, l’area attorno al campo di via Cupa Perillo devastatosi per buona parte il 27 agosto 2017 e dove le discariche a cielo aperto ancora proliferano. Una nuova richiesta al Comune di Napoli, ma a doversene occupare è anche la Regione Campania in relazione ai fondi da utilizzare per la alla quale l’amministrazione comunale chiede di utilizzare i fondi per procedere alla pulizia, arriva, questa volta, dal Comitato Abitare Cupa Perillo vicino alla popolazione rom del campo. Da una prospettiva diversa rispetto a quella dell’ottava Municipalità e dei cittadini che vogliono l’intero sgombero del campo e il trasferimento altrove dei suoi abitanti, dal comitato indirizzano una missiva a Luigi de Magistris e agli assessori competenti per mettere fine alla «barbarie che avanza e di un sistema che penalizza ed esclude le minoranze, le fasce povere della società, gli abitanti delle zone cosiddette marginali che sono rese tali da una amministrazione inefficace». In effetti la situazione a quasi 365 dai fatti continua ad essere devastante. Spazzatura di ogni tipo disseminata un po’ ovunque all’esterno del campo; roghi che continuano a proliferare e controlli assenti. Sintesi: centinaia di persone ancora dimoranti nell’accampamento, più quelli residenti nelle porzioni di terra circostanti, convivono ogni giorno in una bomba ecologica dalle pericolosissime capacità tossiche come i dati Arpac avevano rilevato soprattutto nei giorni immediatamente successivi all’incendio, le cui cause sono ancora pienamente da accertare. Le famiglie che furono momentaneamente ospitate all’Auditorium Fabrizio De Andrè sono andate via dalla struttura pubblica di viale della Resistenza. Per 6 di queste, con in possesso di documenti regolari, il Comune, su richiesta dell’Assessorato al Welfare retto da Roberta Gaeta, mise a disposizione un contributo di 5mila a nucleo da utilizzare per trasferirsi in un nuovo alloggio. Per le altre 3, al contrario con una posizione documentale ancora da risolvere, la soluzione prospettata è il trasferimento nel centro di accoglienza e Supporto Territoriale Grazia Deledda nel quartiere Soccavo. Il Comitato Abitare Cupa Perillo si rivolge a Palazzo San Giacomo sottolineando «la grave situazione dei rifiuti accumulati a ridosso delle baracche. Gli stessi abitanti, preoccupati per la propria salute e per le condizioni ambientali di tutta l’area, denunciano lo stato dei luoghi. Dall’Assessorato all’Ambiente (retto dal vicesindaco Raffaele Del Giudice ndr.), durante i numerosi tavoli di incontro avuti nel corso del 2017 e del 2018 con il Comitato aveva rassicurato gli abitanti dell’area e la cittadinanza tutta, circa una tempistica di inizio della bonifica sempre vaga ma sempre, a parole, imminente, grazie al parere favorevole della Regione Campania anche in merito allo stanziamento di fondi per la bonifica stessa». Per tale motivo la richiesta riguarda principalmente tre ambiti: «La rimozione ordinaria dei rifiuti, la rimozione dei rifiuti ingombranti e «la bonifica dell’intera area. Il Comitato e gli abitanti rivendicano, da tempo, il diritto all’abitare in condizioni dignitose per tutti e chiedono risposte chiare all’amministrazione pubblica».

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