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MalaNapoli
04 Luglio 2024 - 09:48
l’arrestato Emanuele Pesola, 21 anni
Dopo i raid incendiari delle scorse settimane, gli uomini della mala di Napoli Est sembrano al momento aver messo da parte l’ascia di guerra. Gli uomini dello Stato non hanno però alcuna intenzione di abbassare la guardia e così è bastato un sopralluogo “mirato” in uno dei fortini del clan De Micco, il lotto 6 di cupa Vicinale Pepe, per far saltare fuori due pistole pronte a far fuoco e un discreto quantitativo di droga. Manette ai polsi, ovviamente, per il responsabile del “carico”, il 21enne Emanuele Pesola.
L’operazione è scattata martedì pomeriggio e ha visto protagonisti i poliziotti della sezione Volanti del commissariato Ponticelli, i quali, nel corso di un’attività di perlustrazione all’interno del lotto 6, all’altezza del civico 36 di via cupa Vicinale Pepe hanno notato un uomo che, alla loro vista, ha subito provato a dileguarsi entrando nello stabile. Il tentativo si è però ben presto rivelato fallimentare. Gli agenti, infatti, non soltanto l’hanno immediatamente bloccato e identificato, ma nei minuti successivi hanno anche passato al setaccio la sua abitazione. Ed è qui che sono saltate fuori le cattive sorprese: nel suo appartamento hanno infatti rinvenuto, ben nascoste, due pistole, una modello Hk Mark calibro 45 e una Sa Alkartasuna calibro 7.65, entrambe con matricola abrasa. Entrambe le armi erano inoltre dotate di caricatori e relativi munizionamenti. Gli uomini delle Volanti hanno poi scoperto, sempre durante la stessa perquisizione, anche 11 involucri di hashish dal peso di 26 grammi e 11 involucri di cocaina del peso di 4 grammi circa. A fronte di un quadro indiziario a dir poco schiacciante, il 21enne Emanuele Pesola, con precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per detenzione abusiva di armi, detenzione illegale di armi clandestine e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Le attività sul caso non sono però ancora concluse. Il giovane arrestato non sarebbe infatti direttamente collegato ai clan del quartiere, ma la zona in cui è scattato il blitz è da tempo sotto il controllo del clan Micco, come del resto ormai la quasi totalità di Ponticelli, a eccezione di una parte del rione De Gasperi, l’isolato 17, e il lotto 0. Pesola avrebbe però alcune amicizie a rischio nella zona dei Quartieri Spagnoli, dove è stato più volte avvistato negli ultimi tempi. Gli investigatori non escludono inoltre che le armi possano essere state utilizzare per compiere reati predatori, come rapine. Quanto agli attuali assetti criminali nella zona, la situazione sarebbe al momento stabile, con l’alleanza anti-De Micco che si sarebbe ormai cristallizzata. Ne farebbero parte ben cinque gruppi: la neonata formazione con base nel rione De Gasperi, i D’Amico “Fraulella”, i De Luca Bossa, i Casella e i Minichini. Obiettivo: ridimensionare il potere dei “Bodo” nel quartiere, riducendone le zone d’influenza. Si spiegherebbero così i raid armati, le ultime stese, le auto bruciate in via Camillo De Meis, lo speronamento contro due giovani motociclisti vicini a “quelli dell’isolato 17”. Un quadro ancora in evoluzione.
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