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05 Luglio 2024 - 17:22
Fuoco al cimitero
ACERRA. Raid vandalico o corto circuito la scorsa notte al camposanto cittadino? È questo il mistero a cui i tecnici del comune e uomini della polizia locale, successivamente giunti sul posto, stanno cercando di dare una risposta esaustiva e chiarificatrice. In tanti, forse in troppi, pensano che si tratti di un incendio doloso, appiccato nella notte da sconosciuti per fare uno sfregio a qualcuno, ma vista l’identità delle salme deposte, è decisamente difficile pensare ad un raid intimidatorio. A scoprilo, almeno per quanto è stato possibile sapere, sarebbero stati i congiunti di alcuni defunti. Scattato l’allarme, sul posto sono giunti gli uomini del comando della polizia locale di Acerra, agli ordini del colonnello Felice D’Andrea, ed un elettricista comunale: secondo quanto filtrato, potrebbe trattarsi di un’autocombustione dovuta al caldo. Un inquietante episodio che si somma agli altri incresciosi di “rimozione forzata” di lapidi e candelabri in bronzo con la rottura di lapidi. Di certo accedere all’interno del camposanto cittadino è cosa facile e semplice e neppure rischiosa. Dopo l’orario di chiusura quel luogo sacro rimane sprovvisto di ogni tipo di custodia. Tornando al presunto raid vandalico, va detto che non sono state trovate tracce di sostanza infiammabile ma solo una striscia nera, probabilmente frutto della combustione dei fili delle lampade votive. Non è stato possibile sapere se il responsabile del cimitero abbia provveduto a presentare una denuncia presso il comando della polizia locale sul misterioso accaduto. Se non si trattasse di un incendio doloso ma di un corto circuito, l’episodio potrebbe ripetersi. In ogni modo nell’area interessata al presunto raid, sembrano non esserci telecamere. Tuttavia, l’ipotesi di un corto circuito partito dalle lampade votive non va scartato, tenuto conto che da tempo lo stato di cura del cimitero è pessimo e il Comune, proprietario dei loculi dati in concessione, dinanzi a richieste di lavori urgenti ed improcrastinabili ordina ai locatari dei loculi a provvedere a proprie spese. In ogni modo atti di vandalismo e soprattutto furti, purtroppo, sono un fenomeno diffuso all’interno del cimitero della città. Per il passato, i soliti ignoti non si sono limitati a fare razzia di vasi e portafiori dal cimitero, ma anche delle porte di alcune cappelle gentilizie, verosimilmente per ricavarne materiale spendibile nel mercato nero del rame. Nel corso delle incursioni notturne, non sono state mai compromesse le nicchie. Sull’episodio nessun commento da sindaco e assessore.
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