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Clan Giuliano, chiuso il cerchio: stanato il fedelissimo dell’ex ras

Fuga finita in 24 ore per Ciro Oliviero, si era sottratto alla retata di mercoledì

Clan Giuliano, chiuso il cerchio: stanato il fedelissimo dell’ex ras

NAPOLI. Fuga finita nel giro di appena ventiquattro ore per il ras del racket a Forcella. Ciro Oliviero, 57enne sfuggito alla retata che all’alba di mercoledì ha decapitato le nuove paranze dei clan Giuliano e Mazzarella, è stato rintracciato e arrestato ieri mattina in Veneto. A stringergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri, autori di un’indagine-lampo che in men che non si dica ha consentito di stanare il ricercato. Sulla testa di Oliviero pendono ad oggi accuse pesantissime: su tutte quella di aver fatto parte con un ruolo di prim’ordine negli affari del clan Giuliano. Ciro Oliviero sarebbe stato, in particolare, uno dei fedelissimi dell’ex boss e killer Salvatore Giuliano “’o russo”, per il quale era incaricato di riscuotere il pizzo. Ciro Oliviero è stato catturato alle prime luci di ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, con la collaborazione dei militari della compagnia di Chioggia. Il suo arresto è maturato nell’ambito dell’operazione messa a segno due giorni fa: una retata esito di due filoni investigativi condotti dalla Squadra mobile di Napoli, dal Nucleo investigativo e del commissariato Vicaria-Mercato, uno relativo al clan Giuliano, da sempre attivo nei rioni Forcella e Maddalena; l’altro, invece, sviluppato sempre dalla Squadra mobile di Napoli e dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli, relativo al gruppo della cosiddetta paranza di San Gaetano, operante nel rione San Gaetano, e al gruppo dei Caldarelli, operante nella zona delle Case Nuove, entrambi articolazioni dirette del clan Mazzarella. Tornando invece al profilo criminale di Ciro Oliviero, gli inquirenti gli contestano la partecipazione all’associazione mafiosa capeggiata dai boss Michele Mazzarella, Salvatore Barile e Ciro Mazzarella. Oliviero, insieme a Salvatore Giuliano “bombolone” e altri partecipi, avrebbe collaborato personalmente con i vertici del clan mettendosi a disposizione per lo svolgimento di qualsiasi incarico, dalle azioni armate alle estorsioni, passando per il traffico di sostanze stupefacenti. Oliviero, in concorso con Salvatore Giuliano “’o russ” e Alessio Vicorito, è poi accusato di aver imposto una serie di tangenti alle prostitute della zona di Forcella. Proprio il 57enne ex ricercato effettuava il giro delle riscossioni formulando minacce dal tono inequivocabile: «Il sabato lavorate, dai ti voglio bene, non fare casino, sei una brava ragazza, ti faccio sconto 15». E ancora: «Se vengono i miei amici fanno casino, dammi 15, dammi 15». In un’altra circostanza l’affiliato avrebbe invece usato modi ancora più aggressivi: «Qua non lavori più! Tu domani mi dai 20 euro però, altrimenti tu qua non lavori più, te ne vai, tu vuoi fare la furba! Tu fai lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì lavori, sabato non lavori e allora non paghi? Come funziona? Se questa non capisce io domani la prendo e la butto qua fuori!». Una vera e propria strategia del terrore, che avrebbe consentito ai ras del clan Giuliano di intascare, nell’inverno del 2021, svariate decine di migliaia di euro.

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