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Indagini su 7 casi simili

Carcere per l'"avvelenatore" seriale

il 50enne avrebbe stordito e rapinato una turista ischitana. E' parente dei Caiafa dei Quartieri Spagnoli

Carcere per l'"avvelenatore" seriale

Gocce di tranquillante per stordirla e rapinarla. Un piano tanto diabolico quanto condito da errori quello di Francesco Marrazzo, 50enne dei Quartieri Spagnoli, finto tassista che il 21 giugno scorso avrebbe raggirato una turista di Ischia giunta a Napoli in traghetto. Ingenuamente, avrebbe agito utilizzando una Fiat Panda di cui ha la disponibilità e i carabinieri attraverso l’analisi delle immagini della videosorveglianza sono risaliti a lui, arrestandolo. Ieri il gip ha convalidato il fermo emesso dal pubblico ministero, eseguito giovedì scorso, e in carcere l’indagato (da ritenere innocente fino all’eventuale condanna definitiva) attenderà l’esito delle decisioni del giudice per le indagini preliminari su altri 3 episodi simili di avvelenamento ai danni di altre 7 persone, di cui è accusato:  in un bar, in una pescheria e in una tabaccheria. Nel frattempo purtroppo per la 78enne vittima, dei 2200 euro in contanti del bottino non c’era più traccia.

A carico di Francesco Marrazzo, che è assistito dall’esperto penalista Giuseppe De Gregorio, il gip del Tribunale di Napoli ha convalidato il decreto di fermo di indiziato emesso dalla procura ordinaria della Repubblica per rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate, reati commessi il 21 giugno scorso ai danni della 78enne ischitana. Contestualmente il giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Napoli Centro, i quali hanno infatti ricostruito, mediante l’analisi di decine di telecamere e lettori targhe, tutti i movimenti del “sospetto” il 21 giugno scorso.

In particolare, il 50enne si era finto tassista nei pressi del molo Beverello (scalo di traghetti e aliscafi per le isole), e avrebbe proposto all’anziana un passaggio fino al centro storico. Ma  durante il tragitto in autovettura avrebbe insistito per offrirle e nonostante i dinieghi della donna, si sarebbe fermato a un bar in piazza Borsa consumando insieme a lei la bevanda. Ma nella tazzina della 78enne, Francesco Marrazzo secondo gli inquirenti avrebbe aggiunto una sostanza capace di stordirla o addirittura farle perdere i sensi per alcuni minuti, come effettivamente è successo. “Era “Tranquillit”, avrebbe involontariamente ammesso durante l’interrogatorio; “un calmante innocuo, che si dà ai bambini”.  

Francesco Marrazzo è un volto noto alle forze dell’ordine e l'ultimo suo arresto risale al 2021 L’uomo è anche il cognato di Ciro Caiafa, il 40enne assassinato il 30 dicembre 2020 in via Sedil Capuano, nonché zio di Luigi Caiafa, il baby rapinatore 17enne rimasto ucciso nell’ottobre dello stesso anno mentre commetteva una rapina in via Duomo.

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