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Centro storico in fibrillazione

Notte di fuoco ai Decumani

Indagini di polizia sulla "stesa" compiuta prima delle 5

Notte di fuoco ai Decumani

NAPOLI. Potrebbe essere la prima conseguenza del vuoto di potere creatosi dopo il blitz con 22 arresti contro i Mazzarella-Giuliano di Forcella: una “stesa” nel cuore dei Decumani, probabilmente per marcare il territorio. Nessun bersaglio preciso è stato infatti preso di mira dal pistolero che ha sparato due volte ieri notte in vico Campanile ai Santi Apostoli, spalleggiato da un complice in sella a uno scooter. Cosicché per la polizia, che conduce le indagini, non si sarebbe trattato di un’intimidazione.

Mancava un quarto d’ora alle 5 quand’è scattato l’allarme nel vicoletto, dove i residenti sono stati svegliati nel sonno dal rumore di almeno due spari.  Sono accorsi per primi i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura, i quali hanno fatto partire gli accertamenti in tandem con i colleghi della Scientifica. A terra sono state trovate due ogive e nessun altro segno, a dimostrazione che non c’erano stati feriti. Così come gli uomini in divisa o in tuta non hanno riscontrati fori nei muri dei palazzi circostanti o danni a finestre e balconi.

Le indagini, sia pur attraverso testimonianze vaghe e frammentarie, sono riuscite ad appurare che ad agire sono stati due malviventi in sella a uno scooter, il cui passeggero più o meno a metà della stradina ha estratto una pistola e ha fatto fuoco in aria accompagnando l’azione con un grido. Poi il “due ruote” si è allontanato in velocità per perdersi nell’oscurità non ancora attaccata dai primi spiragli di luce. Diverse persone si sono affacciate, qualcuno è sceso in strada e i poliziotti delle Volanti già all’arrivo hanno capito che qualcosa di grave aera successo.

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