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A Napoli

Autonomia, la Uil prepara la raccolta delle firme in città

il segretario Sgambati convoca l’esecutivo: unire le forze per smantellare la legge

«Sanità, in Campania mancano 4.800 assunzioni e 211 milioni l'anno»

aGiovanni Sgambati, segretario Uil Campania e Napoli

Parte la mobilitazione del sindacato

NAPOLI. Parte a Napoli la sfida del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Occorre raccogliere le firme dei cittadini per consentire la presentazione del quesito, così in prima fila c’è la Uil, che ieri con il segretario generale di Napoli e Campania, Giovanni Sgambati, ha tenuto un esecutivo straordinario per condividere con categorie e territori quest’obiettivo, per prepararli ad una raccolta firme «a tappeto» per far sì che il referendum abrogativo diventi realtà. «Serve unire le forze, gli intenti e fare fronte comune per smantellare l'autonomia differenziata», è l’appello di Sgambati.

La Uil da subito è stata contraria al ddl Calderoli, e in diverse occasioni ha fatto sentire il suo dissenso con iniziative, presidi e proteste contro un provvedimento che non solo divide il Paese, ma acuisce diseguaglianze già esistenti tra Nord e Sud in settori che sono anche diritti fondamentali come quello all’istruzione e alla salute. La Uil fa sapere anche che organizzerà sui territori e attraverso le proprie categorie comitati per la raccolta delle firme necessarie per il referendum abrogativo. Per questo obiettivo, già oggi nella sede del sindacato si è tenuto anche il primo coordinamento insieme a Nicola Ricci, segretario generale della Cgil, la Cgil, ai partiti e alle associazioni del terzo settore, per delineare le azioni da mettere in campo.

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