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malanapoli
17 Luglio 2024 - 20:56
Nei riquadri l’arrestato Andrea Mormone, 36enne di Miano, e la droga sequestrata dai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale
NAPOLI. C’è un mercato che a Napoli sembra proprio non conoscere crisi. E quello della droga, che nonostante le tante retate continua ancora a scorrere a fiumi. Gli uomini dello Stato non hanno però alcuna intenzioni di abbassare la guardia e mettono a segno un altro colpo. Teatro dell’ultimo blitz l’Oasi del Buon Pastore, una delle piazze di spaccio più attive e remunerative di Scampia, dove all’alba di martedì la polizia ha compiuto una “picchiata” in grande stile, entrando in azione davanti a decine di “clienti” e arrestano con le mani nel sacco il responsabile della “base”, il 36enne Andrea Mormone, trovato in possesso di droghe di ogni tipo. A entrare in azione sono state due pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale che, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Ghisleri hanno deciso di dare un’occhiata all’interno del parco situato al civico 92. Le cattive sorprese non si sono purtroppo fatte attendere. Gli agenti hanno subito notato una lunga fila di tossicodipendenti in attesa di acquistare una dose e un soggetto che, dopo aver prelevato un involucro da una cassetta elettrica, stava per consegnarlo a una persona in cambio di denaro. I poliziotti sono quindi subito intervenuti per interrompere l’iter criminoso bloccando l’indagato che è stato trovato di un involucro di eroina e di 2.655 euro nascosti nel borsello, chiaro provento dell’attività delittuosa; inoltre, gli operatori hanno controllato la cassetta elettrica dove, ben nascosti in un calzino, hanno rinvenuto altri 37 involucri della stessa sostanza del peso complessivo di 22 grammi circa e 38 involucri di cocaina del peso di 22 grammi circa. Sequestrate anche diverse dosi di crack. Davanti a un quadro indiziario a dir poco schiacciante il 36enne di Miano, Andrea Mormone, con una raffica di precedenti di polizia alle spalle, quasi tutti specifici, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. La sua cattura dimostra però come l’Oasi del Buon Pastore sia ancora una base attiva. Di questa “piazza” ha parlato di recente l’ex boss scissionista Gennaro Notturno, secondo il quale sono quattro le basi di spaccio tra più remunerative di Scampia sotto il controllo di un unico clan, ma con l’obbligo inderogabile di prendere le forniture di droga esclusivamente dai broker degli Amato-Pagano. È questo l’accordo che ha consentito di riportare la tregua, al netto di alcune “fiammate di faida”, all’ombra delle Vele. A rivelare l’inedito retroscena è Gennaro Notturno “’o sarracino”, ex boss e killer dell’omonima cosca con base allo Chalet Bakù: «Il patto chiuso prevedeva che noi avremmo continuato ad avere Chalet Bakù, “33”, Sette Palazzi e Oasi del Buon Pastore, mentre gli Amato-Pagano continuavano a rifornirci di cocaina». I termini dell’accordo sono stati spiegati dal super pentito Gennaro Notturno nel corso dell’interrogatorio al quale è stato sottoposto il 25 maggio 2017 e quel verbale è confluito nell’ordinanza di custodia cautelare che a novembre scorso, con 14 arresti, ha inflitto un duro colpo al clan Abbinante.
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