Cerca

Operazione di polizia

Barra, preso latitante

Francesco Donadio bloccato in un garage con documenti falsi. in un altro locale sequestrata droga

Barra, preso latitante

NAPOLI. Nel pomeriggio di lunedì, i poliziotti del Commissariato di San Giovanni-Barra hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa il 15 giugno 2023 dal Tribunale di Napoli - Ufficio G.I.P, a carico del 57enne napoletano Francesco Donadio, irreperibile dal giugno del 2023 per reati in materia di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

Nello specifico, l’attività in questione trae origine dallo scorso 13 maggio 2023 laddove l’indagato, dopo aver forzato l’alt di una volante, iniziò una corsa folle tra le vie del quartiere San Giovanni Barra, per poi lasciare il veicolo guadagnando la fuga a piedi. All’esito del controllo della vettura abbandonata, all’interno della quale fu rinvenuto 1 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, emerse chiaramente la ragione della spericolata fuga dell’indagato.

L’attività investigativa di seguito intrapresa dal personale della squadra giudiziaria del commissariato San Giovanni-Barra ha permesso di cristallizzare un solido quadro probatorio a carico del Donadio, che per oltre un anno è riuscito a rendersi irreperibile. Solo le serrate attività info-investigative esperite dai poliziotti di San Giovanni Barra hanno permesso di rintracciarlo all’interno di un garage dell’omonimo quartiere, dove è stato tratto in arresto anche per il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi avendo esibito un documento di riconoscimento riportante la sua effigie ma con generalità diverse.

Le attività in questione, tuttavia, non si sono concluse con la mera esecuzione del provvedimento restrittivo. L’acume investigativo degli operatori, infatti, li ha indotti ad estendere il controllo all’interno di un locale a Caivano, nella disponibilità dell’indagato, dove sono stati rinvenuti 11 involucri contenenti oltre 5 chili di marijuana e 47 panetti per un ammontare complessivo pari a circa 4 chili di hashish.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori