Tutte le novità
Inchiesta della Dda
18 Luglio 2024 - 19:56
NAPOLI. Condanne per tutti gli imputati nel processo per estorsione a carico di un gruppo ritenuto legato agli Amato-Pagano, ma con un’eccezione importante: Fortunato Murolo detto “Sasamen”, assolto nonostante la pubblica accusa avesse chiesto per lui 7 anni di reclusione. Merito della strategia difensiva degli avvocati Rocco Maria Spina e Luigi Senese, che hanno battuto su due circostanze: il riconoscimento da parte della vittima, avvenuto quasi due anni dopo i fatti, e i mancati riscontri alle intercettazioni. Invece sono state sostanziose le pene per Marco Liguori, 8 anni; Salvatore Chiariello “o’ boxer”, 8; Domenico De Mase, 8; Nicola Schiavone, 8; Salvatore Roselli (collaboratore di giustizia), 2 anni e 4 mesi. Tutti comunque, da considerare innocenti fino all’eventuale sentenza passata in giudicato.
Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al gup Provvisier e l’accusa è stata rappresentata dal pm Caputo. L’indagine, culminata negli arresti del 9 ottobre 2023, ha visto protagonisti i carabinieri della compagnia di Marano mentre a livello di sentenza c’è stata un’imprevedibile conclusione sotto il profilo civile: gli imputati condannati, ha stabilito il giudice, dovranno risarcire la vittima con un euro a testa.
«Io adesso prendo a uno della vigilanza, vedi quanto sono cornuti, no! Un istituto di vigilanza, questi qua armati e compagnia bella, che già passò sul cantiere, è una persona comunque... loro... ha detto “fateci fare la vigilanza, i soldi me li mandate tramite quelli là”... cioè, tramite questo cristiano della vigilanza». È grazie a quest’escamotage che la paranza capeggiata dal ras del clan Amato-Pagano Marco Liguori si preparava a intascare una tangente estorsiva da 80mila euro, a fronte di una richiesta iniziale di ben 200mila euro, dall’imprenditore Luigi Vitiello, amministratore unico della Immobilmelit, la ditta che nel maggio 2019 stava realizzando il nuovo supermercato Eurospin sulla Circumvallazione esterna di Melito. Per gli estorsori, boss compreso, però scattarono le manette: Marco Liguori, ras noto come “Marchetiello”, Salvatore Chiariello “’o boxer”, Domenico De Mase “cap e vacca”, Nicola Schiavone detto “Linuccio il barbiere” e Fortunato Murolo, cognato di Elio Amato e soprannominato anche “Nanduccio”.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo