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CAMORRA

Notte di paura al rione Sanità, raid notturno ai Miracoli

Segnalata l'esplosione di tre colpi di pistola, fari puntati sulla rivalità con le paranze di Materdei

Polizia rione Sanità

(Notte ad alta tensione tra i vicoli della Sanità)

NAPOLI. Tra ordigni e proiettili, l’estate tra il rione Sanità e Materdei sembra farsi sempre più rovente. Dopo qualche giorno di apparente tranquillità, un nuovo episodio di criminalità torna a scuotere i vicoli del centro storico. Teatro dell’ultimo raid il rione Miracoli, dove nella notte a cavallo tra venerdì e sabato, intorno alle due, un commando di sicari ha esploso tre colpi di pistola senza però causare danni a cose o feriti. Gli scoppi sono stati distintamente avvertiti da alcuni residenti, che subito hanno lanciato l’allarme sui social network. La notizia dell’episodio è giunta anche alle orecchie delle forze dell’ordine, che adesso stanno eseguendo alcuni accertamenti per cercare di capire cosa sia accaduto. I contorni della vicenda non sono al momento chiari, ma non è da escludere che si tratti dell’ennesima recrudescenza dello scontro che va avanti da alcuni mesi e che vede protagonisti i reduci delle paranze della Sanità e di Materdei. L’episodio fa il paio con quanto avvenuto l’8 luglio, quando una bomba artigianale è deflagrata davanti al bar “Pausa caffè”, rompendo la vetrata e danneggiando il pavimento in marmo dell’ingresso del locale. Un’azione di pochi minuti compiuta, secondo l’ipotesi investigativa maggiormente tenuta in considerazione, da due malviventi giunti in scooter alla strada che da il nome al quartiere. Gli autori del raid sono poi fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Ma gli investigatori non disperano di arrivare a una svolta in tempi brevi, anche attraverso l’analisi delle immagini della videosorveglianza di zona. Sul posto è accorso, appena ha saputo dell’incendio provocato dall’ordigno, il titolare del bar che ai poliziotti ha riferito di non avere avuto richieste estorsive né minacce di alcun tipo. Nulla di cui meravigliarsi: sempre più spesso infatti, i malviventi prima si fanno sentire con qualche intimidazione e poi si presentano a chiedere il pizzo da una posizione di forza. In ogni caso, la pista del racket non è l’unica seguita dal commissariato San Carlo, la cui volante ha compiuto il primo intervento, e dalla Squadra mobile. Nel mirino ci sono i clan del rione Sanità, ma a Materdei in passato hanno anche agito gruppi del centro storico e questa circostanza rende per ora le indagini più difficili. Comunque, la criminalità organizzata della Sanità avrebbe subito negli ultimi due anni un cambiamento tanto profondo quanto silenzioso: da più gruppi in contrasto tra loro a uno solo strutturato come tale, i Sequino, considerando che gli arresti hanno decapitato o quantomeno scompaginato gli altri. Il nuovo scenario della criminalità nel quartiere caro a Totò è stato delineato nelle ultime mappe delle forze investigative partenopee, coincidenti tra loro con poche sfumature di differenza. Le guerre di camorra risalenti a prima del Covid hanno lasciato il posto prima a un’invasione dei Mazzarella e poi alla situazione attuale con il gruppo Sequino ritenuto al momento più forte. Sia i Vastarella che i Mauro e gli Esposito-Genidoni avrebbero invece fatto un passo indietro.

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