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Ipotesi vendetta per non aver accettato il racket della sosta

Raid incendiario nella movida

Notte di paura in via Sapienza: danneggiate quatto automobili e due motociclette

Malanapoli

Indaga la polizia

NAPOLI. Nuova notte di paura e fiamme in città. All’indomani della molotov lanciata contro un negozio di tatuaggi al Vomero, è stato il turno del centro storico. In via Sapienza, intorno alle cinque di ieri mattina, una mano ancora ignota ha appiccato il fuoco ad alcuni veicoli parcheggiati in via Sapienza, a pochi passi da via Costantinopoli e da piazza Bellini, epicentro della movida della zona. Piuttosto pesante la conta dei danni, con quattro automobili e due scooter semidistrutti dal rogo. Sul posto, allertati da alcuni residenti, si sono precipitati in pochi minuti le volanti della polizia di Stato e i vigili del fuoco, che hanno avuto il loro bel da fare per domare l’incendio. Per fortuna non sono stati registrati danni agli edifici circostanti e neppure feriti. La polizia, che sta adesso conducendo le indagini sul caso, non esclude alcuna pista e ha già acquisito le immagini registrate da alcune telecamere della zona.

La principale ipotesi al vaglio, ancora da confermare però, è che si sia trattato di un’intimidazione maturato nell’ambito del racket dei parcheggiatori abusivi, una piaga che da anni affligge quella zona del centro storico. I proprietari delle auto e delle moto danneggiate dal fuoco sono del resto risultati del tutto estranei a logiche criminali: una circostanza che spinge gli investigatori della Polstato a escludere, almeno per il momento, la pista del regolamento di conti tra gruppi rivali. Per avere le prime risposte bisognerà attendere però l’analisi delle registrazioni effettuate dalla videosorveglianza. Proseguono intanto a tamburo battente le indagini sul raid incendiario ai danni del “Tattoo Parlor” di via Case Puntellate, al confine del quartiere Vomero. L’allarme è scattato alle 2,30 di martedì notte. È intorno a quell’ora che i carabinieri del nucleo Radiomobile di Napoli, informati dell’accaduto da alcuni residenti che avevano sentito un forte scoppio, sono intervenuti sulla scena per un incendio in corso all’interno di un esercizio commerciale. Arrivati sulla scena, i militari dell’Arma e i vigili del fuoco si sono ritrovati davanti a un quadro a dir poco allarmante. Le fiamme, domate nel giro di qualche minuto, avevano danneggiato buona parte dell’ingresso e della vetrina del negozio. Domato il rogo, è poi bastato un primo sopralluogo per accertare la causa dell’incendio: qualcuno aveva lanciato contro il “Tattoo Parlor” una molotov. In quel momento la titolare dell’attività si trovava fuori Napoli per trascorrere qualche giorno di relax. La sua vacanza è stata però rovinata dall’accaduto, tant’è che la stessa nelle ore successive ha affidato ai social un duro sfogo: «Hanno provato a dare fuoco al mio negozio, ma ci rialzeremo più forti di prima e lo faremo ancora più bello. Non ci affosserete e non molleremo. Ci sono troppi sacrifici in questo negozio», erano state le sue parole. Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando dunque sugli ambienti criminali della zona collinare, in particolare su alcuni reduci del clan Cimmino-Caiazzo, spalleggiati dagli alleati dell’Alleanza di Secondigliano.

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