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san giovanni a teduccio

Notturno, vecchie amicizie fatali

Ci sarebbe una vendetta a freddo dietro l’agguato mortale al 49enne

San Giovanni a Teduccio

Carmine Notturno

NAPOLI. Carmine Notturno avrebbe pagato con la vita le vecchie amicizie e le vecchia storie degli ambienti di malavita di San Giovanni a Teduccio. La sua morte violenta deriverebbe quindi da un conto da regolare rimasto sempre sospeso e che improvvisamente gli sarebbe stato presentato. Una vendetta a freddo, considerato che da almeno tre anni era libero e viveva nel quartiere. Ne sono convinti gli investigatori che si occupano della camorra di Napoli est, i quali starebbero indirizzando le indagini in particolare verso tre clan: i Mazzarella, i Formicola e i Silenzio. Ma la vicenda che soprattutto ha fatto drizzare le antenne ai poliziotti della Squadra mobile e del Commissariato San Giovanni-Barra è l’agguato fallito a Giuseppe Savino, ritenuto all’epoca il contabile dei Formicola. Ci fu un imprevisto e il piano saltò. «Alla spedizione di morte doveva partecipare anche Carmine Notturno, che però all’ultimo momento andò via mentre i sodali partivano con i motorini», ha messo a verbale il pentito Antonio Costabile “’o cerrano”. Una circostanza che, se vera, potrebbe essere interpretata in due modi diversi alla luce del possibile movente dell’omicidio di Notturno, lo scorso 10 agosto. «Ferdinando doveva recuperarci con una Nissan Micra intestata a lui. Nel frattempo che ci preparavamo fuori ai garage passò nel Bronx Carmine Notturno detto “Mign Magn”. Pacifico Silenzio gli disse doveva venire con me. Io gli detti un casco e gli dissi che dovevamo andare a uccidere Peppe Savino. Mario Di Pede doveva salire in macchina con Ferdinando. Carmine Notturno però se ne andò, dicendo che sarebbe andato a prendere il suo motorino». La sentenza di morte è stata eseguita in maniera implacabile poco dopo le 20 di sabato scorso: due sicari sono comparsi davanti il bar che affaccia su corso San Giovanni a Teduccio. I killer, individuato l’obiettivo designato, hanno quindi puntato l’arma e premuto il grilletto almeno 6 volte, non lasciando così al 49enne alcuna possibilità di scampo. Carmine Notturno è deceduto durante il trasporto al vicino pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, dove i medici hanno provato invano a rianimarlo. Quello di Notturno, detto “Mign Magn”, era un volto piuttosto noto alle cronache locali. Il 49enne originario di Secondigliano, ma da sempre residente a San Giovanni, aveva alle spalle numerosi precedenti, tra cui una vecchia condanna per associazione mafiosa insieme con esponenti del clan Reale. In tempi più recenti Carmine Notturno si sarebbe avvicinato al gruppo Silenzio con base nel “Bronx” di via Taverna del Ferro. Di lui aveva recentemente parlato il neo collaboratore di giustizia Antonio Costabile “’o cerrano”, indicando la sua presenza durante le fasi preparatorie di un raid, poi fallito, ai danni del ras dei Mazzarella-Formicola Giuseppe Savino, poi arrestato. Un quadro a tinte fosche, tanto più che non si può escludere dai possibili movente la guerra tra i Reale-Rinaldi e i Mazzarella. La seconda pista, quindi.

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