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l'analisi
21 Agosto 2024 - 09:05
NAPOLI. Solamente il 5% delle case presenti su idealista è stato venduto in meno di una settimana nel primo trimestre del 2024. Un dato che evidenzia un calo delle vendite express rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. A dirlo è un'analisi dell'Ufficio studi del portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Secondo l'analisi, inoltre, il 14% delle abitazioni è stato venduto in un mese, il 38% tra uno e tre mesi, il 30% tra 90 giorni e un anno e il 12% in un periodo superiore a 12 mesi.
Napoli e Trieste si distinguono tra i capoluoghi italiani per il più alto indice di vendite immobiliari concluse in meno di una settimana, rispettivamente con il 21% e il 14%. Il tasso di vendite in meno di una settimana è diminuito nella maggior parte dei mercati monitorati rispetto all'anno scorso, con le maggiori contrazioni a Padova, Palermo e Parma Padova, Palermo e Parma (tutte al -11%), seguite da Roma, Vercelli e Rovigo dove le vendite express si sono ridotte 10%. Oltre alla Capitale, le vendite express sono in calo anche a Milano (-6%), mentre, in controtendenza, Napoli fa un rimbalzo di 12 punti percentuali segnando la crescita più significativa nel segmento passando dal 9% al 21%, seguita da Udine passata dal 4% al 13%, e altri 33 centri che hanno registrato incrementi delle vendite lampo rispetto al secondo trimestre 2023 comprese tra il 6% di Viterbo e l'un per cento di Novara, Bolzano, Rimini, Potenza, Verona, Taranto e Catanzaro. A livello provinciale, Udine guida la classifica con il 18% delle vendite concluse in meno di una settimana, seguita da Napoli e Trieste, entrambe al 13%, quindi Fermo con un 11%. Bologna e Arezzo seguono con il 10%, mentre Firenze, Venezia e Milano registrano l'8%.
La provincia di Roma, con solo il 4% delle vendite rapide, si posiziona sotto la media nazionale come la maggior parte delle province italiane (58 su 106 monitorate) dove l'incidenza di ''vendite express'' nel secondo trimestre è più esigua. Altro dato che emerge dall’indagine è che in questo 2024 il mercato immobiliare ha dato l’addio a maxi-appartamenti, addio a ville e villette, ai casali di campagna. Per gli italiani che cercano casa vale lo slogan piccolo è bello. In un mercato immobiliare in decisa frenata, lo scorso anno le uniche metrature che hanno in qualche modo retto rispetto all'andamento generale sono i mono o bilocali, sostanzialmente sotto i 50 metri quadri.
Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate riportati da Confedilizia, le transazioni nel complesso sono diminuite del 9,7%, ma per gli immobili tra i 115 e i 145 mq il calo è stato dell'11,4%, e per quelli di oltre 145 mq dell'11%. Al contrario i monolocali o i bilocali di meno di 50 mq hanno visto una riduzione solo del 4,8%. In Sicilia e Sardegna, anzi, c'è stato addirittura un aumento dello 0,3%. È al Centro, e in particolar modo nei capoluoghi di provincia, che c'è stata la riduzione maggiore per le grandi superfici oltre i 145 mq (17,8%), con una punta record di -20,3% a Roma. Forte anche il ribasso a Genova, -19,7%, e a Firenze, -14,5%.
Le superfici più piccole hanno funzionato di più anche nei momenti di crescita del mercato. Nel 2022, anno d’oro del mercato in cui le transazioni sono salite del 4,7% sul 2021, appartamenti e ville oltre i 145 mq hanno visto un calo dello 0,5%, che è stato addirittura del 7,7% nei capoluoghi del Nord Ovest. A Torino e Milano, per esempio, la diminuzione è stata rispettivamente del 14,8% e dell'11%. Al contrario le compravendite di locali al di sotto dei 50 mq sono cresciute del 7,5%, con una punta del 14,6% nei capoluoghi del Centro e del 26,3% a Genova. «Non è un caso che negli ultimi anni nelle grandi città si sono verificati i cambiamenti più significativi.
È qui che il mercato è più vivace, c'è un maggiore ricambio di abitanti e sono più accentuate le trasformazioni sociali ed economiche come l'aumento dei single, il calo delle famiglie numerose (quelle con più di due figli) e l'incremento dei trasferimenti momentanei per motivi di studio e di lavoro», spiega Confedilizia. Mediamente nel capoluogo lombardo gli immobili sono solo di 81 mq. In ogni caso la richiesta di abitazioni di dimensioni ridotte è visibile in quasi tutte le maggiori città, a Roma la superficie media è passata, sempre tra il 2021 e il 2023, da 94,7 a 92,4 mq, a Napoli da 96,7 a 93,6 mq, a Torino da 86,2 a 82 mq.
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