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Degrado in piazza del Plebiscito

«Clochard nelle baracche e i politici in vacanza»

I turisti storcono il naso per il cattivo odore e fotografano quello che è uno scempio nel salotto buono della città

«Clochard nelle baracche e i politici in vacanza»

NAPOLI. Sotto i portici di San Francesco di Paola, cuore pulsante di piazza Plebiscito, mentre i turisti immortalano con i loro smartphone la bellezza architettonica della piazza, ai loro piedi, un'altra realtà diventa particolarmente stridente: quella di uomini e donne costretti a trovare riparo sotto i portici in baracche di fortuna. Le loro coperte logore e i pochi averi ammassati sono testimoni di una vita precaria, segnata dalla marginalità. «È innegabile che questa situazione crei un impatto negativo sull'immagine della città, ma è altrettanto vero che dietro ogni volto c'è una storia, un percorso di vita segnato da difficoltà e sofferenze.

Ridurre queste persone a un mero "sconcio" è un errore che rischia di nascondere la complessità del problema» sottolinea Vanda de Lucia del comitato Per Posillipo aggiungendo come sia però «innegabile che il cattivo odore che ristagna in piazza stia diventando una vera emergenza alimentata anche dal fatto che c’è una mancanza atavica di pulizia». Particolarmente critici i residenti che hanno puntato il dito contro l’assessorato e il Comune.

«La città – il pensiero espresso è piena di turisti ma questo è quello che riusciamo ad offrire. A pochi metri le nuove stazioni dell’arte della ritrovata Linea 6 vengono pubblicizzate come gioielli architettonici e artistici ma tutte le foto dei turisti sono per quegli emarginati che il Comune sposta da un posto all’altro. È così che va: i clochard in piazza e i politici in vacanza». A tali rimostranze, l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese replica ricordando il «costante passaggio delle nostre unità di strada» per supportare le persone presenti nei pressi della chiesa di San Francesco di Paola.

Sul sostegno ai senza fissa dimora, dice Trapanese «il Comune ha ampliato di 200 posti i dormitori, cambiato il regolamento del dormitorio pubblico e le accoglienze di chi non ha documenti, oltre ad aver rafforzato le unità di strada e creato 9 nuovi housing sociali utilizzando anche i fondi del Pnrr per i senza fissa dimora». L’assessore precisa: «Alcuni dati parlano di 6mila persone in strada. Noi abbiamo fatto un lavoro enorme ma il processo non arretra».

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