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l'allarme

Caffè, la tazzina sta per sfiorare i 2 euro

A Napoli si perderebbe l’antica usanza del “sospeso”. L’ultimo aumento, del 16%, nel 2021

Caffè, la tazzina sta per sfiorare i 2 euro

NAPOLI. Napoli, città del caffè, si prepara ad un sorso amaro. Il prezzo della tazzina potrebbe presto sfiorare i 2 euro, un aumento significativo che rischia di intaccare una tradizione profondamente radicata nella cultura italiana, in particolare a Napoli.

L'allarme arriva da Assoutenti, che segnala un incremento del 68% per la varietà robusta rispetto all'agosto 2023. Questo aumento vertiginoso delle materie prime sta mettendo sotto pressione l'intero settore, con ripercussioni dirette sul prezzo finale pagato dal consumatore.

Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, esprime preoccupazione per le possibili conseguenze di questi rincari: «Qualsiasi aumento dei listini aggraverebbe la spesa di un rito quotidiano per milioni di cittadini e metterebbe a rischio buone usanze come quella del caffè sospeso a Napoli». Ma perché il caffè sta diventando così caro? Le cause sono molteplici: dal cambiamento climatico, che minaccia le coltivazioni, ai conflitti geopolitici che innalzano i costi di trasporto, fino alle speculazioni sui mercati.

A Napoli, città del caffè per eccellenza, l'aumento dei prezzi potrebbe avere un impatto particolarmente significativo. La tradizione del caffè sospeso, un gesto di solidarietà che permette a chi non può permetterselo di gustare un espresso, rischia di svanire. I dati sono allarmanti: in Italia il caffè al bar genera un giro d'affari di 7 miliardi di euro all'anno, con una media di 6 miliardi di tazzine servite.

Un aumento di 15% rispetto al 2021, con picchi in alcune città come Bolzano e Trento. La sfida per il futuro è trovare un equilibrio che consenta da un lato di garantire la sostenibilità della filiera e dall'altro di preservare un'abitudine così profondamente radicata nella cultura italiana. In conclusione, il caffè, bevanda simbolo dell'Italia, si trova ad affrontare una tempesta perfetta. «L'aumento dei prezzi rischia di modificare le nostre abitudini e di mettere in discussione tradizioni consolidate. Sta a noi, come consumatori, essere consapevoli di questo cambiamento e scegliere con cura il nostro caffè, privilegiando sempre la qualità e la sostenibilità».

Solo tre anni fa, nel 2021, il costo medio dell'espresso era di 1,03 euro: questo significa che gli italiani hanno già subito un aumento del 14,9%. Un aumento che a Napoli è stato anche superiore alla media nazionale: dai novanta centesimi del 2021 all'1,05 euro di oggi per un incremento del 16,7%. E oggi, in alcuni bar, il caffè si paga addirittura 1,30 centesimi. È capitato, per esempio a Santa Brigida che alcuni turisti hanno pagato il caffè 1,30 centesimi e in via Verdi, dunque a poche decine di metri di distanza la tazzina è costata 1,10 centesimi.

«Qui entra in gioco la quantità ha risposto Mario Arcadio, barista e fattori come il costo del locale e del eprsonale, ma in linea di massima tanta differenza non è giustificabile. Venti centesimi a tazzina su cinquecento clienti al giorno... fatevi un po’ i conti».

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