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Professioni sanitarie, più posti e meno domande

Domande in scadenza. Esami il 5 settembre. Settore con il 77% di sbocchi lavorativi

Professioni sanitarie, più posti e meno domande

NAPOLI. Chiuso il capitolo dei test di medicina e Chirurgia per i futuri universitari si apre un’altra opportunità. A Napoli, così come in altre città italiane, è in corso la presentazione delle domande per i corsi di laurea delle professioni sanitarie, con scadenze che si concentrano nel mese di agosto. Futuri infermieri, ostetriche, fisioterapisti e, per la prima volta, anche osteopati, quest'anno, i bandi offrono quasi 36mila posti, un incremento del 3,9% rispetto ai 34.450 dell'anno scorso.

Tra le università coinvolte ci sono diverse istituzioni napoletane, tra cui l'Università di Napoli Federico II, l'Università Parthenope e l'Università Vanvitelli della Campania. Il test di ammissione per i 41 atenei statali, inclusi quelli di Napoli, è previsto per il 5 settembre. Le scadenze per la presentazione delle domande variano: per l'Università di Napoli Campania, Parthenope e Federico II, la scadenza è fissata per domani.

Come ha spiegato Angelo Mastrillo, docente di Organizzazione delle Professioni Sanitarie all'Università di Bologna, l'aumento dei posti disponibili si riflette in un incremento delle opportunità per i futuri infermieri, ostetriche, fisioterapisti e, per la prima volta, osteopati. In particolare, il corso di laurea in Osteopatia debutta quest'anno con 70 posti totali. I dati di AlmaLaurea confermano che le professioni sanitarie offrono sbocchi occupazionali sicuri e in tempi brevi, con un tasso di occupazione del 77%, molto superiore alla media del 39% delle altre discipline. Questo rende questi corsi particolarmente ambiti, soprattutto a Napoli, dove la domanda è sempre alta.

In generale, la tassa di iscrizione si aggira intorno ai 50 euro, e le domande devono essere presentate online sui siti delle rispettive università. Mastrillo ha inoltre sottolineato che l'interesse per le lauree specialistiche, come quella in Infermieristica, è in continua crescita, evidenziando la vasta gamma di opportunità che queste discipline offrono, sia nel settore pubblico che privato. Negli anni passati il rapporto era di quasi due domande per un posto a bando, considerando la media delle 22 professioni, ma con ampie differenze.

«In dettaglio nel 2023 aggiunge Mastrillo il rapporto più alto era stato per fisioterapista con 6,8, logopedista 4,7, ostetrica 4,3 e dietista 3,7. A seguire tutte le altre 18, fra cui infermiere con 20 mila posti a bando e rapporto di 1,1 differenziato fra 0,9 nelle Università del CentroNord e quasi 2 nelle Università del Sud». In generale per tutte le professioni sanitarie, gli sbocchi occupazionali sono relativamente certi e in tempi brevi. «Come evidenziato dai dati di AlmaLaurea, il tasso occupazionale è del 77% per le Professioni sanitarie, pari al doppio del 39% della media di tutte le aree disciplinari», conclude Mastrillo.

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