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la polemica

«I bar non fermeranno San Gennaro»

Braccio di ferro fra gestori di locali e fedeli che chiedono la rimozione degli arredi dalle strade interessate

«I bar non fermeranno San Gennaro»

NAPOLI. «I barettari non fermeranno San Gennaro. Le concessioni possono, per legge, essere revocate». Monta la polemica dopo la richiesta di tutela dei partecipanti alla processione del 19 settembre per il patrono di Napoli. Condizione che prevederebbe la rimozione temporanea di arredi urbani come dehors, tavoli, sedie e ombrelloni, da parte dei gestori dei locali che si trovano sul percorso del corteo.

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, risponde a muso duro ai titolari dei pubblici esercizi che hanno invaso le strade del quartiere collinare, emolti tratti pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano, con strutture di ogni genere, i quali si oppongono alla necessità di liberare da tutti gli arredi il percorso della storica processione solenne che da secoli si tiene al Vomero, in onore del santo patrono, in occasione della festa onomastica che cade il 19 settembre prossimo.

«Addirittura afferma Capodanno c'è chi vorrebbe che venisse modificato il percorso della processione che da tempo immemore si è svolta sempre lungo i tratti della via Antiniana e delle strade storiche del quartiere toccando le tre chiese che al Vomero sono dedicate a San Gennaro. Una richiesta assurda oltre che inaccettabile».

Le norme al riguardo sono chiare puntualizza Capodanno . L'articolo 27, comma 5, del codice della strada prevede la revoca della concessione per l'occupazione di suolo pubblico, affermando che: «L'autorità competente può revocarli o modificarli in qualsivoglia momento per sopravvenuti motivi di pubblico interesse o di tutela della sicurezza stradale, senza essere tenuta a corrispondere alcun indennizzo».

Dello stesso tenore anche quanto disposto dall'articolo 21 quinquies della legge 241/90, il quale dispone che: "per sopravvenuti motivi di pubblico interesse... il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato ”. «A questo punto sottolinea Capodanno se il Comune di Napoli, al quale compete, trattandosi di concessioni temporanee rilasciate per l'occupazione di suolo comunale, non interverrà, chiederemo l'intervento in surroga del prefetto di Napoli, Michele di Bari. L'unica cosa certa è che la processione solenne si terrà. I gestori delle attività che occupano con i loro arredi il suolo pubblico, per ragione di ordine e di sicurezza pubblica, dovranno liberare, integralmente e per tutta la durata della processione solenne, dalle 18 alle 21 del 19 settembre prossimo, i tratti pedonali di via Luca Giordano e di via Scarlatti, rimuovendo dehors, gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie, consentendo lo svolgimento ordinato e sicuro della manifestazione, per la quale, come per gli anni scorsi, si prevede la partecipazione di migliaia di fedeli».

Capodanno annuncia altresì che si sta valutando anche la possibilità di presentare sulla vicenda un esposto-denuncia all'autorità giudiziaria. I tempi però sono stretti e si prevede che il braccio di ferro tra coloro che vogliono partecipare al corteo e i gestori dei locali che affacciano sulle strade interessate, andrà avanti fino almeno all’intervento di un organo superpartes.

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